Restare in silenzio davanti al Signore – Mantenere il silenzio, spegnendo le radio e i televisori, mutando gli iPod e spegnendo i computer è un modo splendido per consentire a tutti in famiglia di sperimentare il silenzio, il quale ci consente di ascoltare la voce di Dio che parla nei nostri cuori.
Tutti i Cristiani ortodossi sono consapevoli dell'importanza della preghiera, del digiuno e della carità nel nostro cammino verso Dio. Queste tre pratiche sono il cuore del nostro Grande Digiuno quaresimale. La preghiera è il modo in cui comunichiamo con Dio quotidianamente, e i giorni di digiuno (Mercoledì e Venerdì) sono praticati per tutto l'Anno ecclesiastico. In quanto Cristiani, ci viene inoltre richiesto di fare la carità verso i poveri, come dimostrato in tutto il Nuovo Testamento. Purtroppo però, molto spesso trascuriamo la grande pratica spirituale del restare in silenzio, come via per scoprire noi stessi e approfondire la nostra esperienza con la presenza di Dio.
I progressi tecnologici di oggi hanno introdotto il rumore nelle nostre vite in modi che gli antichi non avrebbero mai immaginato. Non più di cento anni fa, la maggior parte delle famiglie viveva il silenzio come un'esperienza quotidiana, perché, quando il sole tramontava, le famiglie si annidavano negli angoli caldi dei loro salotti e delle loro cucine, spesso leggendo libri, o semplicemente guardando un fuoco scoppiettante. La giornata andava calmandosi, e il silenzio faceva parte di ogni serata.
Le famiglie ortodosse erano particolarmente attente al bisogno di spendere del tempo in silenzio alla vigilia di ogni Liturgia della Domenica, e così anche per le grandi feste della Chiesa, coscienti che tale silenzio ci prepara alla ricezione del Corpo e del Sangue di Cristo, durante la celebrazione dell'imminente Liturgia.
Mantenere il silenzio, spegnendo le radio e i televisori, mutando gli iPod e spegnendo i computer è un modo splendido per consentire a tutti in famiglia di sperimentare il silenzio, il quale ci consente di ascoltare la voce di Dio che parla nei nostri cuori. Astenersi dalle conversazioni, dalla musica e da tutte le forme di svago, per un'ora o due soltanto, ci aiuta ad aprirci ad una conoscenza di Dio che è diventata estranea alla maggior parte degli uomini moderni1.
Il silenzio è il modo in cui potremmo avviare la nostra relazione con Dio ed approfondirla, e sviluppare quindi la conoscenza di noi stessi. Il silenzio ci permette di vivere con armonia nel nostro mondo, ascoltando per davvero la voce di Dio che parla ai nostri cuori. San Teofilo, Patriarca d'Alessandria, mise la virtù del silenzio a pari merito con la stessa fede, in una lettera sinodale del 400 d.C.. "I monaci – se vogliono esserlo di nome e di fatto – ameranno il silenzio e la fede cattolica, perché niente è più importante di queste due cose." Il suo invito al restare in silenzio non è solo per i monaci.
Con affetto in Cristo,
Egumeno Tryphon
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Fonte: blogs.ancientfaith.com/morningoffering/2020/05/silence-7/?fbclid=IwAR0heymvWEHDUokSB55TV7pZ3UFwrl6yofTwDXDPrDSYHgGwkSUEfIboVy4
La rubrica in italiano, L'Offerta del mattino, nasce con la benedizione di p. Tryphon
Traduzione libera a cura di Milo (Giovanni) FellettiCollaboratore — Sono nato nel 1993 a Bologna, città che mi ha visto crescere e dove tuttora risiedo. Nel 2018 ho iniziato a leggere il Nuovo Testamento e al termine di un percorso, durato 15 mesi, sono stato battezzato nella Chiesa ortodossa col nome di Giovanni. per hristos.it
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Note
1 Sostituito americani con uomini, per coinvolgere maggiormente il lettore italiano.
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