«I cieli si rallegrano, la terra si rallegra, il mondo intero, tutto ciò che è visibile e invisibile festeggia! Cristo è risorto! Gioia eterna!», così la Chiesa Ortodossa canta gioiosamente a Pasqua. In effetti, [...] da nessun'altra parte, né tra i cattolici, né tra i protestanti, la Pasqua è celebrata con tanta gioia, bellezza e accuratezza come tra gli Ortodossi.
Che festa gioiosa! La festa delle feste! La celebrazione delle celebrazioni. La Pasqua rossa! La luminosa Risurrezione di Cristo!
«I cieli si rallegrano, la terra si rallegra, il mondo intero, tutto ciò che è visibile e invisibile festeggia! Cristo è risorto! Gioia eterna!», così la Chiesa Ortodossa canta gioiosamente a Pasqua. In effetti, tutto il mondo Cristiano gioisce oggi. Soprattutto, però, è la nostra Santa Chiesa Ortodossa che si rallegra: da nessun'altra parte, né tra i cattolici, né tra i protestanti, la Pasqua è celebrata con tanta gioia, bellezza e accuratezza come tra gli Ortodossi. In questo giorno, in questa santa e grande notte, anche quelli di poca fede si rallegrano. Coloro che per un anno intero non sono venuti nella casa di Dio, vengono ora in Chiesa, attirati da una forza sconosciuta, per ascoltare quantomeno il saluto gioioso del sacerdote: "Cristo è risorto!", e per rispondergli gridando: “è veramente risorto!”. Secondo una nostra credenza popolare, oggi, nel luminoso giorno di Cristo, anche il sole al suo sorgere brilla in un modo speciale e gioioso. Anche il “regno” infernale è ormai illuminato, come canta la Chiesa: “Ora tutto è illuminato: cielo, terra e inferno. Che tutta la creazione celebri la risurrezione di Cristo!”
Rallegratevi, fratelli e sorelle in Cristo! La Chiesa, adesso, in segno di gioia, ci invita anche a provare una gioia straordinaria: ci indica di abbracciarci e baciarci. "Pasqua: abbracciamoci con gioia... Preghiamo Dio, fratelli e sorelle". E nella Rus' Ortodossa, in questo giorno luminoso, tutte le persone nella chiesa si scambiano un triplo bacio con il clero e tra di loro, al Mattutino: la nostra gioia Ortodossa non si vede in nessun'altra parte del mondo. Gli stranieri ci guardano e vedono come ci baciamo in Chiesa, in questo giorno, e si meravigliano. E loro stessi si rallegrano.
E ora, davvero, c'è qualcosa di cui rallegrarsi e gioire.
Cristo è risorto, il che significa che non c'è più la morte; significa che c'è, per davvero, una vita senza fine oltre la tomba, dopo la nostra morte. Pertanto, c'è un significato nel vivere per quella vita futura che non ha fine, per la “gioia eterna".
Cristo è risorto, il che significa che anche noi risorgeremo dopo di Lui, come dice l'Apostolo: prima il primogenito, che è Cristo, e poi verremo noi che crediamo nella Sua Venuta (1 Cor. 15,23).
Cristo è risorto, il che significa che niente in questa vita potrà farci traballare: né dolori, né malattie, né povertà, né la brevità di questa vita; poiché tutto è temporaneo, tutto passerà, tutto finirà e rimarrà solo la vita immortale in Cristo, per coloro che, per amore della fede, si sono dimostrati degni.
Cristo è risorto, e poi è apparso in un corpo straordinario, glorificato: Egli passò attraverso i muri, attraverso le porte chiuse, apparve ai discepoli di Emmaus e scomparve all'istante. E questo corpo era “splendente”, come canta la Chiesa a Pasqua, e non come quello che portiamo con noi ora. Tutti però sono chiamati ad essere in un corpo simile, un corpo spirituale: vi è, dice l'Apostolo Paolo, il corpo naturale (il nostro attuale), e c'è un corpo spirituale (quello futuro) (1 Cor. 15,44).
Cristo è risorto e l'inferno viene distrutto: “O inferno, dov'è la tua vittoria?” (1 Corinzi 15,55).
Cristo è risorto e poi è asceso, ma ci ha promesso di essere con noi tutti i giorni, fino alla fine dei tempi. E ora, Egli stesso dimora in noi e ci rallegra. E ora, come disse un tempo alle donne mirofore, dice a noi: Rallegratevi! "Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!". Amìn.
Traduzione libera a cura di Milo (Giovanni) Felletti
Collaboratore — Sono nato nel 1993 a Bologna, città che mi ha visto crescere e dove tuttora risiedo. Nel 2018 ho iniziato a leggere il Nuovo Testamento e al termine di un percorso, durato 15 mesi, sono stato battezzato nella Chiesa ortodossa col nome di Giovanni. per hristos.it
Tradotto dal russo con l'aiuto di Evgenia N.
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Fonte: pravmir.ru/nigde-ne-prazdnuetsya-tak-radostno-prekrasnaya-pasxa-kak-u-pravoslavnyx/
Titolo originale del testo: "Da nessun'altra parte la Pasqua è celebrata con tanta gioia e bellezza come tra gli Ortodossi!"
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