La vergine Parascheva da sempre desiderò una vita ascetica per amore di Cristo. Dopo il riposo dei suoi genitori, lasciò la sua casa e si recò prima a Costantinopoli, poi nel deserto del Giordano, dove visse una vita ascetica fino alla vecchiaia. Chi può esprimere tutte le fatiche, le sofferenze e le tentazioni demoniache che Santa Parascheva sopportò nel corso dei suoi molti anni?
Commemorata il 14 ottobre
Questa gloriosa santa era di origine serba e nacque nella città di Epibatai, tra Selimbria e Costantinopoli. I genitori di Santa Parascheva erano Cristiani benestanti e devoti. Essi ebbero anche un figlio, Eutimio, che fu tonsurato monaco mentre i genitori erano ancora in vita, e in seguito divenne il famoso vescovo di Madytus. La vergine Parascheva da sempre desiderò una vita ascetica per amore di Cristo. Dopo il riposo dei suoi genitori, lasciò la sua casa e si recò prima a Costantinopoli, poi nel deserto del Giordano, dove visse una vita ascetica fino alla vecchiaia. Chi può esprimere tutte le fatiche, le sofferenze e le tentazioni demoniache che Santa Parascheva sopportò nel corso dei suoi molti anni? Una volta, in vecchiaia, le apparve un angelo di Dio, che le disse: «Lascia il deserto e torna nella tua terra natia; è là che dovrai consegnare il tuo corpo alla terra e la tua anima all'abitazione del Signore.» Santa Parascheva obbedì e ritornò a Epibatai. Là visse per due anni in incessanti digiuni e preghiere, poi rese la sua anima a Dio e prese dimora nel Paradiso. Santa Parascheva si addormentò nell'undicesimo secolo. Nel corso del tempo le sue reliquie furono traslate a Costantinopoli, a Tarnova, di nuovo a Costantinopoli e poi a Belgrado. Ora le reliquie sono conservate in Romania, nella città di Iaşi. A Belgrado, il pozzo di Santa Petka guarisce miracolosamente i malati che si avvicinano con fede in Dio e con amore per questa santa.
Inno di lode
«Il Signore desidera un cuore puro»:
Così dice il Vangelo.
Sei rimasta una pura vergine,
E hai dato il tuo puro cuore a Dio,
O santa meravigliosa,
Santa Parascheva, sei la nostra ispirazione!
Il Signore cerca una mente purissima,
Senza fantasticherie e senza falsità;
E tu gli hai presentato la tua purissima mente,
Come quella di un angelo, di quella stessa natura,
O santa meravigliosa,
O Santa Parascheva, ascolta le nostre suppliche!
Il Signore cerca un'anima pura,
Come un santuario celeste;
Hai purificato così la tua anima,
E ora risplendi in paradiso.
O santa meravigliosa,
Parascheva, aiutaci!
Con le tue preghiere aiutaci,
Nelle disgrazie della vita.
Attraverso le nuvole del dolore terreno,
Portaci la luce, come un arcobaleno,
O casta vergine, meravigliosa,
Santa Madre Parascheva!
Riflessione, dal Prologo di Ocrida
Il ricordo di come i santi stessi rivelino agli uomini il luogo dove sono celate le loro reliquie, giustifica l'onore reso alle stesse reliquie dei santi, per non parlare dell'azione miracolosa di queste reliquie, che le giustifica doppiamente. Per molto, moltissimo tempo nessuno riuscì a localizzare la tomba di Santa Parascheva. Poi avvenne che un marinaio morì e il suo corpo fu deposto con noncuranza in prossimità della tomba della santa. Quando il corpo andò in decomposizione e cominciò a emettere un fetore insopportabile, un monaco che viveva nelle vicinanze chiamò i contadini perché lo aiutassero a seppellire il cadavere. Accadde che lo seppellirono nella stessa tomba di Santa Parascheva. Quella notte, santa Parascheva apparve in sogno a Giorgio, uno di quei contadini che avevano seppellito il cadavere. Ella gli apparve come una regina bellissima e splendidamente adornata, circondata da molti magnifici soldati. Ella disse: «Giorgio, riesuma subito le mie reliquie e deponile in un altro luogo; perché non posso più sopportare il fetore di quel cadavere.» Gli disse infine chi era e da dove veniva. La stessa notte, una contadina del luogo, di nome Eufemia, fece lo stesso sogno. Il giorno successivo, i contadini cominciarono a scavare e trovarono di fatto le reliquie di Santa Parascheva. Esse erano straordinariamente profumate e presto si rivelarono miracolose.
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Tropario – Tono 4
Sei degna di lode, o Parascheva. / Hai amato la vita ascetica ed esicasta. / Sei corsa con desiderio verso il Cristo, tuo sposo. / In gioventù hai accettato il Suo buon giogo, segnandoti con il segno della Croce. / Hai lottato contro i pensieri impuri; / col digiuno, la preghiera e il pianto hai spento il carbone ardente delle passioni. / Nella celeste camera nuziale di Cristo, / ora che ti trovi con le vergini sapienti / intercedi per noi che onoriamo la tua preziosa memoria.
Contacio – Tono 6
Lodiamo tutti con devozione l'onorevole Parascheva, / l'interceditrice degli afflitti. / Ella rinunciò alla vita terrena, / e ricevette l'incorruttibilità eterna. / Perciò le è stata concessa la grazia di operare miracoli / per volere di Dio.