Il neo-eletto Patriarca parla delle maniere degli Ortodossi e del sorridere – Che 'un vescovo non debba sorridere' è un'idea profondamente sbagliata del modello Cristiano. L'aspetto del credente è caratterizzato dalla tranquillità e dalla sapienza, e la fede gli dona una gioia interiore.
Un fedele non deve apparire o sentirsi cupo, ha detto ad un incontro coi giovani il neo-eletto Patriarca di Mosca e Tutta la Russia, il Metropolita Kirill di Smolensk e Kaliningrad.
«Che 'un vescovo non debba sorridere' è un'idea profondamente sbagliata del modello Cristiano. L'aspetto del credente è caratterizzato dalla tranquillità e dalla sapienza, e la fede gli dona una gioia interiore» disse il Metropolita Kirill all'Orthodox Youth Congress nel 2001.
Secondo il Metropolita, come citato dal Komsomolskaya Pravda, il Cristianesimo è «gioia eterna, non è un falso sorriso da un milione di dollari, ma una gioia eterna rivolta al Signore, ed è pace data da Dio. Un fedele di Cristo non ha motivo di spargersi ceneri in testa».
I vestiti neri, grigi o marroni, caratteristici di certi fedeli dalle facce cupe e prive di qualsiasi accenno al sorriso «non hanno niente a che fare con l'Ortodossia, con la lungimiranza, con la dignità e con la modestia”. Il neo-eletto Patriarca crede infatti che ciò sia “una parodia della Chiesa, di cattivo gusto».
«Quando professiamo un'Ortodossia folcloristica, da museo, in abito formale, diamo alla gente il segnale che la nostra fede non è pensata per correlarsi al mondo di oggi. Al contrario, il posto dell'Ortodossia è al centro della vita e nella remota dimora delle nostre sensazioni» ha detto il Metropolita Kirill.
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Fonte: blogs.ancientfaith.com/morningoffering/?fbclid=IwAR0oBuPgE15hvjVTZlzlmtUsEo4HYGSFyt15X6EaJKnhmlKV403pNI4fcmI
La rubrica in italiano, L'Offerta del mattino, nasce con la benedizione di p. Tryphon
Traduzione libera a cura di Milo (Giovanni) FellettiCollaboratore — Sono nato nel 1993 a Bologna, città che mi ha visto crescere e dove tuttora risiedo. Nel 2018 ho iniziato a leggere il Nuovo Testamento e al termine di un percorso, durato 15 mesi, sono stato battezzato nella Chiesa ortodossa col nome di Giovanni. per hristos.it
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