Questo Verbo il Padre l`ha mandato nella pienezza del tempo. Non voleva più che egli parlasse attraverso i profeti, o si lasciasse oscuramente intuire nell'annuncio che di lui veniva fatto: gli disse di manifestarsi a viso scoperto perché il mondo, vedendolo, fosse portato al timore di Dio.
a nostra fede non consiste nel lasciarci convincere da parole vane, o trasportare dagli impulsi del sentimento, o affascinare da discorsi persuasivi: essa è l`assenso dato alle parole pronunciate per mezzo della potenza divina. Queste parole, Dio le ha consegnate al Verbo, e il Verbo ha parlato per convertire l`uomo dalla sua disobbedienza, non già costringendolo con la violenza a una fede servile, ma lasciandolo pienamente libero di rispondere alla sua chiamata.
Questo Verbo il Padre l`ha mandato nella pienezza del tempo. Non voleva più che egli parlasse attraverso i profeti, o si lasciasse oscuramente intuire nell'annuncio che di lui veniva fatto: gli disse di manifestarsi a viso scoperto perché il mondo, vedendolo, fosse portato al timore di Dio... Sappiamo che il Verbo ha assunto un corpo incarnandosi in una vergine e ha portato il vecchio uomo realizzando in sé la nuova creazione... Sappiamo che egli è veramente uomo, costituito della nostra stessa natura: se non fosse così, invano avrebbe ordinato di imitarlo come maestro. E infatti, se quest'uomo avesse una natura diversa dalla mia, come potrebbe ordinarmi di essere simile a lui, mentre io sono così debole? Dove sarebbero la sua bontà e la sua giustizia? Così, per non essere considerato diverso da noi, egli ha sopportato la fatica, ha voluto soffrire la fame e la sete, si è abbandonato al sonno, non si è sottratto al dolore e ha obbedito alla morte manifestando infine la sua risurrezione. In tutto questo egli ha offerto come primizie la propria umanità, perché tu, quando soffri, non ti perda di coraggio, ma, riconoscendoti uomo, aspetti anche tu quello che il Padre ha dato a lui...
Quando conoscerai Dio come egli è, avrai un corpo immortale e incorruttibile come l`anima e giungerai al regno dei cieli. Poiché durante la tua vita sulla terra hai riconosciuto il re celeste, Dio ti farà suo amico ed erede insieme con Cristo: così non sarai più schiavo dei desideri, delle passioni e delle malattie. Infatti sei diventato Dio. I dolori che hai sofferto in quanto uomo, Dio te li ha dati perché sei un uomo; ma tutto quello che è proprio di Dio, lui ha promesso di concedertelo perché tu sei stato divinizzato, reso immortale. «Conosci te stesso» significa dunque: riconosci Dio che ti ha fatto. E` giusto che colui che è chiamato da Dio lo riconosca e sia da lui riconosciuto... Cristo infatti è Dio sopra ogni cosa (cf. Rm 9, 5), e ha ordinato che il peccato degli uomini sia lavato, per creare di nuovo il vecchio uomo, che fin dall'inizio, anticipando la realtà, aveva chiamato sua immagine, e per mostrare così la sua tenerezza per te. Se tu obbedisci ai suoi santi comandamenti e se, con la tua bontà, imiti colui che solo è buono, diventerai simile a lui e partecipe della sua grandezza. Dio non è un mendicante, e ha fatto dio anche te per la sua gloria.