Un giorno vennero dall'abate Isacco per ordinarlo presbitero, ma egli, udito ciò, fuggì in Egitto, andò in campagna, e si nascose in mezzo al fieno. I padri che lo inseguivano, giunti in quel campo, si fermarono per riposarsi un po', perché era notte, e sciolsero l'asino perché pascolasse. L'asino, allontanatosi, si fermò di fronte all'anziano. Quando, al mattino, andarono in cerca dell'asino, trovarono anche il padre Isacco e si meravigliarono. Volevano legarlo, ma egli lo impedì dicendo: «Non fuggo più; è volontà di Dio, e, dovunque fuggissi, mi imbatterei in essa»
Un giorno vennero dall'abate Isacco per ordinarlo presbitero, ma egli, udito ciò, fuggì in Egitto, andò in campagna, e si nascose in mezzo al fieno. I padri che lo inseguivano, giunti in quel campo, si fermarono per riposarsi un po', perché era notte, e sciolsero l'asino perché pascolasse. L'asino, allontanatosi, si fermò di fronte all'anziano. Quando, al mattino, andarono in cerca dell'asino, trovarono anche il padre Isacco e si meravigliarono. Volevano legarlo, ma egli lo impedì dicendo: «Non fuggo più; è volontà di Dio, e, dovunque fuggissi, mi imbatterei in essa»
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Fonte: L. Mortari, Vita e detti dei Padri del deserto, Città Nuova, ed. 2012