L'infermità è una lezione di Dio e serve ad aiutarci a ringraziare sempre più Dio. Non era forse Giobbe un vero amico di Dio? Cosa non ha sopportato, benedicendo e glorificando Dio? Alla fine la sua stessa pazienza lo portò ad una incomparabile gloria. Così anche tu sappi sopportare e "vedrai la gloria di Dio" (Giov. 11, 40). Non rattristarti se per infermità non puoi praticare il digiuno; Dio non esige mai fatiche superiori alle possibilità di ciascuno. Dopo tutto, cos'è il digiuno se non il freno per moderare un corpo sano e renderlo docile, liberarlo dalle passioni, in accordo con le parole dell'Apostolo: "Quando sono affranto, è allora che sono forte" (2Cor. 12, 10)? Ma l'infermità è più che un freno, così sostituisce il digiunare ed è considerata di maggior merito. Chi sopporta con pazienza, ringraziando Dio, come premio alla sua pazienza, riceve il frutto della salvezza. Un corpo malato è indebolito dall'infermità, non vi è bisogno di togliergli le forze col digiuno. Ringrazia Dio di essere dispensato dal travaglio del digiuno. Non preoccuparti anche se mangi dieci volte in un giorno; non sarai giudicato per questo, purché tu non lo faccia per il tuo piacere
L'infermità è una lezione di Dio e serve ad aiutarci a ringraziare sempre più Dio. Non era forse Giobbe un vero amico di Dio? Cosa non ha sopportato, benedicendo e glorificando Dio? Alla fine la sua stessa pazienza lo portò ad una incomparabile gloria. Così anche tu sappi sopportare e "vedrai la gloria di Dio" (Giov. 11, 40). Non rattristarti se per infermità non puoi praticare il digiuno; Dio non esige mai fatiche superiori alle possibilità di ciascuno. Dopo tutto, cos'è il digiuno se non il freno per moderare un corpo sano e renderlo docile, liberarlo dalle passioni, in accordo con le parole dell'Apostolo: "Quando sono affranto, è allora che sono forte" (2Cor. 12, 10)? Ma l'infermità è più che un freno, così sostituisce il digiunare ed è considerata di maggior merito. Chi sopporta con pazienza, ringraziando Dio, come premio alla sua pazienza, riceve il frutto della salvezza. Un corpo malato è indebolito dall'infermità, non vi è bisogno di togliergli le forze col digiuno. Ringrazia Dio di essere dispensato dal travaglio del digiuno. Non preoccuparti anche se mangi dieci volte in un giorno; non sarai giudicato per questo, purché tu non lo faccia per il tuo piacere