Eva, la nostra antica madre, c'insegna che la vista, il gusto e gli altri sensi distolgono l'orientamento del cuore, quando facciamo un uso non giusto di essi. Finché, infatti, Eva non fermò con piacere lo sguardo sull'albero della proibizione, conservò intatto nel cuore il comando di Dio. Eva, come ricoperta dalle ali dell'amore divino, ignorava la sua nudità. Ma dopo che guardò con piacere l'albero e lo tocco con desiderio ardente, e con piacere intenso gustò il suo frutto, fu subito attratta all'amplesso fisico, consegnandosi indifesa alla passione. Tutto il suo desiderio fece convergere nel godimento delle realtà presenti ai sensi coinvolgendo Adamo nella sua colpa mediante l'attraente apparenza del frutto. Da allora la mente umana con fatica ricorda Dio e i suoi comandamenti. Tenendo fisso lo sguardo nelle profondità del cuore, col ricordo incessante di Dio, viviamo come ciechi in questa vita ingannevole. La sapienza dell'amore spirituale, taglia le ali all'amore delle realtà sensibili. Giobbe, l'uomo dalle molte esperienze, ciò insegna dicendo: “Se il mio cuore ha seguito i miei occhi” (Giob. 31, 7). La pratica esposta è segno di perfetta continenza
Eva, la nostra antica madre, c'insegna che la vista, il gusto e gli altri sensi distolgono l'orientamento del cuore, quando facciamo un uso non giusto di essi. Finché, infatti, Eva non fermò con piacere lo sguardo sull'albero della proibizione, conservò intatto nel cuore il comando di Dio. Eva, come ricoperta dalle ali dell'amore divino, ignorava la sua nudità. Ma dopo che guardò con piacere l'albero e lo tocco con desiderio ardente, e con piacere intenso gustò il suo frutto, fu subito attratta all'amplesso fisico, consegnandosi indifesa alla passione. Tutto il suo desiderio fece convergere nel godimento delle realtà presenti ai sensi coinvolgendo Adamo nella sua colpa mediante l'attraente apparenza del frutto. Da allora la mente umana con fatica ricorda Dio e i suoi comandamenti. Tenendo fisso lo sguardo nelle profondità del cuore, col ricordo incessante di Dio, viviamo come ciechi in questa vita ingannevole. La sapienza dell'amore spirituale, taglia le ali all'amore delle realtà sensibili. Giobbe, l'uomo dalle molte esperienze, ciò insegna dicendo: “Se il mio cuore ha seguito i miei occhi” (Giob. 31, 7). La pratica esposta è segno di perfetta continenza