La parola non sostenuta dall'azione, è come un artista che dipinge dell'acqua sul muro, e non può togliersi con essa la sete. Quando un uomo parla della virtù secondo le sue proprie esperienze, è come se offrisse agli altri del denaro guadagnato col proprio lavoro. Se un uomo porge a chi l'ascolta insegnamenti tratti dalla sua esperienza personale, apre le labbra con fiducia e dice ai suoi figli spirituali quello che il vecchio Giacobbe disse al casto Giuseppe: "Quanto a me, io do a te, più che ai tuoi fratelli, un dorso di monte, che io ho conquistato dalle mani degli Amorrei con la spada e l'arco". (Gen. 48, 22)
La parola non sostenuta dall'azione, è come un artista che dipinge dell'acqua sul muro, e non può togliersi con essa la sete. Quando un uomo parla della virtù secondo le sue proprie esperienze, è come se offrisse agli altri del denaro guadagnato col proprio lavoro. Se un uomo porge a chi l'ascolta insegnamenti tratti dalla sua esperienza personale, apre le labbra con fiducia e dice ai suoi figli spirituali quello che il vecchio Giacobbe disse al casto Giuseppe: "Quanto a me, io do a te, più che ai tuoi fratelli, un dorso di monte, che io ho conquistato dalle mani degli Amorrei con la spada e l'arco". (Gen. 48, 22)