ratelli, voi che eravate morti a causa delle trasgressioni e del prepuzio della vostra carne, Cristo ha richiamato in vita con lui, condonandovi tutti i peccati, annullando il documento scritto del nostro debito, con clausole a noi contrarie. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Egli, spogliati i Principati e le Potenze, ne fece pubblico spettacolo, dopo aver trionfato su di loro per suo tramite. Pertanto, nessuno vi giudichi per cibi, bevande o in materia di festa annuale o di novilunio o di sabati, che sono ombra delle cose avvenire, mentre la realtà è il corpo del Cristo. Nessuno pronunci sentenza contro di voi, volendo sottomettervi a culti di angeli, indagando su ciò che ha visto, scioccamente inorgoglito dalla sua mentalità carnale e staccato dal capo, dal quale tutto il corpo, ricevendo nutrimento e coesione attraverso le giunture e i legamenti, realizza la crescita di Dio. Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, quasi viveste nel mondo, vi sottomettete a un precetto?
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.
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