ratelli, studiatevi di rendere ancora più salda la vostra vocazione ed elezione: facendo questo non cadrete mai. Così infatti vi sarà spalancato l'ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. Perciò sarò sempre pronto a rammentarvi queste cose, anche se le sapete e vi siete consolidati nella verità posseduta. Ritengo opportuno, finché mi trovo in questa tenda, di continuare a stimolarvi con la mia esortazione, sapendo che veloce sarà l'abbandono della mia tenda, come anche il Signore nostro Gesù Cristo mi manifestò. Procurerò che anche dopo la mia uscita facciate memoria di queste cose. Infatti non siamo andati dietro a miti sofisticati; vi abbiamo fatto conoscere la forza e la presenza del Signore nostro Gesù Cristo: siamo stati spettatori oculari di quella magnificenza. Egli ricevette onore e gloria da Dio Padre quando da quella stessa gloria sublime gli fu portata una voce: "Costui è il Figlio mio, l'amato; in lui mi sono compiaciuto". Questa voce noi l'udimmo portata dal cielo quando stavamo con lui sul santo monte. E così abbiamo più solida la parola profetica, cui fate bene ad attenervi come a lucerna che brilla in un luogo tenebroso, fino a che non faccia chiaro il giorno e la stella del mattino sorga nei vostri cuori.