E il tempo sta scorrendo – Seppur il tempo stia scorrendo per tutti noi, quando iniziamo ad osservare il declino dei nostri più cari amici, ci accorgiamo che la vita non è che un attimo fugace nel tempo, e che la promessa dell'eternità con Dio diventa qualcosa di più di una mera speculazione teologica.
All'età di settantaquattro anni, non sono più di primo pelo, come si suol dire, e mi sono dovuto confrontare di nuovo con la mia età avanzata quando ho visto mio fratello minore lottare con gravi problemi al cuore, e due amici, preti anziani, affrontare i loro gravi problemi di salute. Seppur il tempo stia scorrendo per tutti noi, quando iniziamo ad osservare il declino dei nostri più cari amici, ci accorgiamo che la vita non è che un attimo fugace nel tempo, e che la promessa dell'eternità con Dio diventa qualcosa di più di una mera speculazione teologica.
Un mio amico dottore ha osservato che il più grande pericolo per la nostra vita è il concepimento, in quanto è una sentenza di morte. Dal momento che veniamo al mondo, iniziamo a morire. Il miglior modo per accostarci all'inevitabilità della nostra morte è affrontarla in maniera diretta. Eppure la nostra cultura ha paura della morte, evita il pensiero della morte, e quando di fatto avviene la maschera con dei luoghi comuni.
Il mio migliore amico del college morì nel 2007. Poiché nella sua famiglia era l'unico membro della Chiesa ortodossa, i suoi parenti scelsero di cremarlo, e non ci fu quindi un bacio di addio, nessuna sepoltura, nessun estremo saluto. Dopo il funerale del mio amico nella chiesa parrocchiale, io e il suo parroco ci unimmo alla sua famiglia e ai suoi amici dentro una galleria d'arte, dove le sue opere erano spesso presenti. Mentre socializzavo con sua moglie, suo figlio e i suoi amici, capitai davanti ad una piccola scatola, poggiata su di un pilastro pensato per una scultura. Guardando più da vicino, vidi un découpage fatto con le foto della vita del mio amico. Tra queste, vi era una foto di noi due scattata negli anni '60, ai tempi del college. Dopo essermi guardato intorno per sincerarmi che nessuno vedesse, sollevai la scatola per osservare la foto più da vicino. Subito mi resi conto che il contenuto erano le ceneri del mio amico, dato il peso della scatola. Ridendo fra me e me, sapevo che sarebbe stato divertito dalla vista di me che scoprivo di tenere in mano i suoi resti, in quel piccolo contenitore.
Poiché il mio amico non era responsabile della cremazione, fu concesso un servizio ortodosso. Io e il suo parroco, padre Nicholas, parlammo a lungo del modo in cui gli Americani si relazionano con la morte, di come mandiamo i nostri parenti moribondi negli ospizi e nelle case di riposo, facendo di tutto per tenere lontano dagli occhi la sgradevolezza della morte.
Poiché temiamo la morte, facciamo di tutto per evitare di guardarla. La cremazione è un modo conveniente di negare la realtà della morte, perché non c'è un corpo. Eppure noi Ortodossi sappiamo che il servizio di sepoltura a bara aperta, e il servizio presso la tomba, sono di aiuto ad amici e famiglia, perché tale processo aiuta a dare l'addio.
Calare la bara nel suolo mentre tutti sono presenti, permettendo a ogni persona di gettare una manciata di terra sulla tomba, è un modo meraviglioso di avviarci nel processo del dolore. Negare la realtà della morte, nascondendola alla nostra coscienza, promuove solo un periodo più lungo di sofferenza per la perdita della persona amata.
Ho scelto le terre del monastero come luogo della mia sepoltura, e spero di poter far costruire una semplice cassa di pino mentre posso ancora vederla. Mettendola in un angolo del mio capanno, potrei usarla come libreria fino alla mia morte, in memoria di un uomo che conoscevo, che usò la sua stessa bara come porta vini.
Affrontare la mia stessa mortalità mi prepara in modo migliore al momento in cui starò davanti a Dio a rendere conto di tutta la mia vita. Non ho fretta, sia chiaro. Prego Dio perché mi dia molti più anni di pentimento. Tuttavia, è un bene che io pensi alla mia morte, perché evitare tale pensiero non prolungherà la mia vita, ma può indurmi a rimandare il pentimento dei miei peccati.
Con affetto in Cristo,
Egumeno Tryphon
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Fonte: blogs.ancientfaith.com/morningoffering/2020/05/death-is-inevitable-2/?fbclid=IwAR2smfn504_VDSlr7A66fDJzYkVQ1LUQWTe3VI2lSRa_frbkTcGDuJZmZDA
La rubrica in italiano, L'Offerta del mattino, nasce con la benedizione di p. Tryphon
Traduzione libera a cura di Milo (Giovanni) FellettiCollaboratore — Sono nato nel 1993 a Bologna, città che mi ha visto crescere e dove tuttora risiedo. Nel 2018 ho iniziato a leggere il Nuovo Testamento e al termine di un percorso, durato 15 mesi, sono stato battezzato nella Chiesa ortodossa col nome di Giovanni. per hristos.it
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