I figli di Noè che uscirono dall'arca furono Sem, Cam e Iafet; Cam è il padre di Canaan. Questi tre sono i figli di Noè e da questi fu popolata tutta la terra. Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna. Avendo bevuto il vino, si ubriacò e giacque scoperto all'interno della sua tenda. Cam, padre di Canaan, vide il padre scoperto e raccontò la cosa ai due fratelli che stavano fuori. Allora Sem e Iafet presero il mantello, se lo misero tutti e due sulle spalle e, camminando a ritroso, coprirono il padre scoperto; avendo rivolto la faccia indietro, non videro il padre scoperto. Quando Noè si fu risvegliato dall'ebbrezza, seppe quanto gli aveva fatto il figlio minore; allora disse: «Sia maledetto Canaan! Schiavo degli schiavi sarà per i suoi fratelli!». Disse poi: «Benedetto il Signore, Dio di Sem, Canaan sia suo schiavo! Dio dilati Iafet e questi dimori nelle tende di Sem, Canaan sia suo schiavo!». Noè visse, dopo il diluvio, trecentocinquanta anni. L'intera vita di Noè fu di novecentocinquanta anni, poi morì. Questa è la discendenza dei figli di Noè: Sem, Cam e Iafet, ai quali nacquero figli dopo il diluvio. [Vespri: I lettura]
L'uomo accorto cela il sapere, il cuore degli stolti proclama la stoltezza. La mano operosa ottiene il comando, quella pigra sarà per il lavoro forzato. L'affanno deprime il cuore dell'uomo, una parola buona lo allieta. Il giusto è guida per il suo prossimo, ma la via degli empi fa smarrire. Il pigro non troverà selvaggina; la diligenza è per l'uomo un bene prezioso. Nella strada della giustizia è la vita, il sentiero dei perversi conduce alla morte. Il figlio saggio ama la disciplina, lo spavaldo non ascolta il rimprovero. Del frutto della sua bocca l'uomo mangia ciò che è buono; l'appetito dei perfidi si soddisfa con i soprusi. Chi sorveglia la sua bocca conserva la vita, chi apre troppo le labbra incontra la rovina. Il pigro brama, ma non c'è nulla per il suo appetito; l'appetito dei diligenti sarà soddisfatto. Il giusto odia la parola falsa, l'empio calunnia e disonora. La giustizia custodisce chi ha una condotta integra, il peccato manda in rovina l'empio. C'è chi fa il ricco e non ha nulla; c'è chi fa il povero e ha molti beni. Riscatto della vita d'un uomo è la sua ricchezza, ma il povero non si accorge della minaccia. La luce dei giusti allieta, la lucerna degli empi si spegne. [Vespri: II lettura]
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.
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