Queste furono le famiglie dei figli di Noè secondo le loro generazioni, nei loro popoli. Da costoro si dispersero le nazioni sulla terra dopo il diluvio. Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro». Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra. [Vespri, prima lettura: Genesi 10, 32-11, 9]
Desiderio soddisfatto è una dolcezza al cuore, ma è abominio per gli stolti staccarsi dal male. Và con i saggi e saggio diventerai, chi pratica gli stolti ne subirà danno. La sventura perseguita i peccatori, il benessere ripagherà i giusti. L'uomo dabbene lascia eredi i nipoti, la proprietà del peccatore è riservata al giusto. Il potente distrugge il podere dei poveri e c'è chi è eliminato senza processo. Chi risparmia il bastone odia suo figlio, chi lo ama è pronto a correggerlo. Il giusto mangia a sazietà, ma il ventre degli empi soffre la fame. La sapienza di una massaia costruisce la casa, la stoltezza la demolisce con le mani. Chi procede con rettitudine teme il Signore, chi si scosta dalle sue vie lo disprezza. Nella bocca dello stolto c'è il germoglio della superbia, ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia. Senza buoi, niente grano, l'abbondanza del raccolto sta nel vigore del toro. Il testimone vero non mentisce, quello falso spira menzogne. Il beffardo ricerca la sapienza ma invano, la scienza è cosa facile per il prudente. [Vespri, seconda lettura: Proverbi 13, 19-14, 6]
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.
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