ratelli, non siate bambini nel giudizi: siate bambini nella malizia e adulti nei giudizi. Sta scritto nella Legge: Parlerò a questo popolo tramite gente d'altra lingua e tramite labbra di stranieri, ma neanche così mi ascolteranno, dice il Signore. Quindi le lingue non sono un segno per i credenti ma per i non credenti, mentre la profezia non è per i non credenti ma per i credenti. Quando, per esempio, si radunasse tutta la Chiesa in uno stesso luogo e tutti parlassero in lingue, e sopraggiungessero semplici fedeli o dei non credenti, non direbbero che siete impazziti? Quando invece tutti profetassero, e sopraggiungesse qualche non credente o semplice fedele, sarebbe convinto da tutti, giudicato da tutti; sarebbero manifestati i segreti del suo cuore, e così gettandosi faccia a terra adorerà Dio, proclamando: Veramente Dio è in mezzo a voi.
ratelli, Dio ha messo all’ultimo posto noi apostoli, come condannati a morte, poiché siamo stati resi spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi stolti a motivo di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi gloriosi, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, soffriamo la sete, soffriamo la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo erranti e fatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, consoliamo. Fino ad oggi siamo divenuti come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti! Non per farvi arrossire vi scrivo questo, ma per ammonirvi, come miei figli amati. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri; io infatti vi ho generato in Cristo Gesù mediante il vangelo. Vi esorto, dunque: fatevi miei imitatori. [Apostolo]
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.
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