Il padre Mios, quello di Belos, disse: «Obbedienza per obbedienza: se qualcuno obbedisce a Dio, Dio obbedisce a lui»77
Il padre Mios, quello di Belos, disse: «Obbedienza per obbedienza: se qualcuno obbedisce a Dio, Dio obbedisce a lui»77
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Note
77 Questo testo dice con altre parole quanto è rivelato in un salmo: «Il signore fa la volontà di quelli che lo temono» (Sal 144, 19). L'obbedienza fa veramente prodigi, perché l'uomo obbediente è trasformato nel Cristo fattosi obbediente fino alla morte (cf. Fil 2, 8) e in lui viene glorificato, deificato (cf. Iperechio 8). Chi recide a poco a poco la propria volontà giunge fino a «non avere più affatto volontà propria. Qualsiasi cosa gli succeda ne è contento, come se fosse stato lui a volerla. Proprio quando non vuole più fare la sua volontà, si trova a farla sempre» (Doroteo, Ins. I, 20). È questo il più grande miracolo dell'obbedienza e della rinuncia a se stessi. Ma comporta un lotta equivalente al martirio (cf. nota 158, pp. 422ss.).
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Fonte: L. Mortari, Vita e detti dei Padri del deserto, Città Nuova, ed. 2012
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