La sobrietà rende tersa la coscienza e la fa luminosa. Quando la coscienza è tersa, mette in fuga tutte le tenebre dal suo seno, come una sorgente luminosa che erompa improvvisa per la rimozione degli schermi che la racchiudevano. Continuando in questa sobrietà attenta e costante, la coscienza fa nuovamente apparire ciò che era dimenticato. Contemporaneamente, aiutata dalla sobrietà, essa indica l'invisibile combattimento della mente contro i nemici, e la guerra contro i pensieri. Essa insegna come lanciare le frecce in questo singolare combattimento, come lanciare dei pensieri perfettamente centrati, come difendere la mente dagli assalti e, sfuggendo dalle tenebre distruttive, come ripararsi nella luce desiderata di Cristo. Comprende chi ha gustato questa luce; essa una volta assaporata, tortura sempre di più l'anima con una vera fame; l'anima ne mangia senza mai saziarsi, più ne mangia e più ha fame. Luce che attrae la mente come il sole attrae l'occhio; luce in se stessa incomprensibile e che diventa comprensibile, non con le parole ma per l'esperienza di chi ne fruisce, di chi ne è ferito, questa luce mi impone il silenzio, anche se la mente prova diletto a parlarne ancora...
La sobrietà rende tersa la coscienza e la fa luminosa. Quando la coscienza è tersa, mette in fuga tutte le tenebre dal suo seno, come una sorgente luminosa che erompa improvvisa per la rimozione degli schermi che la racchiudevano. Continuando in questa sobrietà attenta e costante, la coscienza fa nuovamente apparire ciò che era dimenticato. Contemporaneamente, aiutata dalla sobrietà, essa indica l'invisibile combattimento della mente contro i nemici, e la guerra contro i pensieri. Essa insegna come lanciare le frecce in questo singolare combattimento, come lanciare dei pensieri perfettamente centrati, come difendere la mente dagli assalti e, sfuggendo dalle tenebre distruttive, come ripararsi nella luce desiderata di Cristo. Comprende chi ha gustato questa luce; essa una volta assaporata, tortura sempre di più l'anima con una vera fame; l'anima ne mangia senza mai saziarsi, più ne mangia e più ha fame. Luce che attrae la mente come il sole attrae l'occhio; luce in se stessa incomprensibile e che diventa comprensibile, non con le parole ma per l'esperienza di chi ne fruisce, di chi ne è ferito, questa luce mi impone il silenzio, anche se la mente prova diletto a parlarne ancora...