Diventare l'immagine di Cristo per il prossimo – Se vogliamo essere fedeli alla nostra chiamata come figli di Dio, dobbiamo vivere ad imitazione di Cristo. Dobbiamo imitare la Sua mansuetudine e la Sua umiltà. Dobbiamo amare gli altri proprio come ha fatto Lui. Dobbiamo essere disposti ad essere trasformati e resi integri, affinché gli altri vedano in noi la Luce di Cristo.
Se vogliamo essere fedeli alla nostra chiamata come figli di Dio, dobbiamo vivere ad imitazione di Cristo. Dobbiamo imitare la Sua mansuetudine e la Sua umiltà. Dobbiamo amare gli altri proprio come ha fatto Lui. Dobbiamo essere disposti ad essere trasformati e resi integri, affinché gli altri vedano in noi la Luce di Cristo.
Ogni ora deve essere esaminata da vicino, in modo da assicurarci che l'immagine del Salvatore risplenda in noi mentre interagiamo con gli altri. Se ci troviamo ad arrabbiarci con un familiare o un collega, dobbiamo pentirci sinceramente in quello stesso momento e, con l'aiuto di Cristo, tornare indietro. Nel nostro viaggio verso Dio, il tempo non deve essere sprecato, perché non sappiamo mai il giorno o l'ora in cui saremo ritenuti responsabili.
Il domani non è mai abbastanza presto, perché il giorno del nostro pentimento deve essere oggi! Domani non può essere il giorno in cui inizieremo a trattare gli altri con amore, perché domani potrebbe non arrivare mai. Se vediamo un'altra persona maltrattata, ora è il momento di agire. Se vediamo una donna anziana che ha bisogno di aiuto per pagare la spesa, ora è il momento di aprire il nostro portafoglio. Se vediamo una donna che viene abusata dal suo ragazzo, ora è il momento di intervenire in suo aiuto o di chiamare la polizia.
Se un senzatetto si rivolge a noi per chiedere aiuto, non possiamo rifiutare di dargli almeno un dollaro e una parola gentile di incoraggiamento. Se un commesso è scortese con noi, un sorriso deve essere la nostra unica risposta. Se, tornando alla nostra macchina, vediamo un agente che ci lascia una multa, dobbiamo ricevere ciò con un sorriso. Se un poliziotto ci ferma per eccesso di velocità, dobbiamo ringraziarlo per aver svolto il suo lavoro, che è quello di tenerci tutti al sicuro.
Se un vicino dice delle parole scortesi su un altro nostro vicino, non dobbiamo tacere, perché il nostro silenzio non venga interpretato come segno di approvazione, e perché egli non venga privato di quell'opportunità per pentirsi. Se un estraneo ha bisogno di una parola di incoraggiamento, non dobbiamo lasciare che le nostre stesse necessità ci impediscano di diventare un veicolo della misericordia di Cristo.
Le funzioni religiose, la preghiera personale e il digiuno sono tutte componenti richieste per una vita Cristiana, ma non sono mai sufficienti, se vogliamo essere salvati. Dobbiamo considerarci “custodi dei nostri fratelli”, perché se non amiamo il nostro prossimo, non erediteremo il Regno di Dio. Per quanto possa sembrare scoraggiante, ciò non è mai impossibile, perché abbiamo l'aiuto dello Spirito Santo. Solo lo Spirito Santo può far ardere la nostra anima dell'amore per Dio e dell'amore per il prossimo, ma dobbiamo cooperare, lavorando affinché il nostro cuore si apra a Cristo.
Il Cristianesimo non vuole essere un percorso facile. Nessuno infatti può ascoltare le parole del nostro Salvatore, che ci richiedono di amare anche i nostri nemici, senza pensare quanto sarà difficile questo viaggio. Tuttavia, se prendiamo la nostra croce, ad ogni ora, saremo vittoriosi sulla nostra natura caduta, e ci sarà dato il potere di amare tutti, proprio come amiamo noi stessi, e l'amore di Dio crescerà più forte nel nostro cuore, ricordandoci sempre le parole della Scrittura: «Senza di me non potete far nulla (Gv 15, 5)».
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