La capacità di perdonare e la capacità di amare – Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. [...] Il Signore stesso ci ha detto che dobbiamo perdonare il nostro fratello settanta volte sette, il che di per certo non è un'impresa facile.

La capacità di perdonare è direttamente correlata alla capacità di amare ed è nel nostro atto di perdonare gli altri, che troviamo il perdono. Poiché è nel distogliere la nostra attenzione da noi stessi e dalla nostra volontà personale, che iniziamo a vedere che la nostra salvezza è direttamente collegata alla salvezza del nostro prossimo. Rifiutarsi di perdonare il prossimo significa smettere di avere la capacità di amare: "Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede.” (1 Giovanni 4:20)

La capacità di perdonare gli altri richiede lavoro da parte nostra, perché dobbiamo cooperare con la grazia che viene come dono del Santo Spirito. Poiché che siamo stati perdonati molto, dobbiamo a nostra volta perdonare molto. Il Signore stesso ci ha detto che dobbiamo perdonare il nostro fratello settanta volte sette, il che di per certo non è un'impresa facile. Eppure è lo stesso Signore che ci dà il potere e la volontà di perdonare rapidamente coloro che ci hanno ferito o offeso. È proprio questo Cristo che ha dimostrato l'importanza di perdonare gli altri, quando ha perdonato coloro che Lo stavano crocifiggendo. "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno.” (Luca 23:34)

Con affetto in Cristo,
L'egumeno Tryphon

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Fonte: blogs.ancientfaith.com/morningoffering/2020/03/forgiveness-and-love-6/?fbclid=IwAR3ByL0rfAsF_8avPXGRsCclOVMwXbTZlrlffWnaX8QbohF6yqiTPRtkqnI

La rubrica in italiano, L'Offerta del mattino, nasce con la benedizione di p. Tryphon

Traduzione libera a cura di Milo (Giovanni) FellettiCollaboratore — Sono nato nel 1993 a Bologna, città che mi ha visto crescere e dove tuttora risiedo. Nel 2018 ho iniziato a leggere il Nuovo Testamento e al termine di un percorso, durato 15 mesi, sono stato battezzato nella Chiesa ortodossa col nome di Giovanni. per hristos.it

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