n quel tempo, Gesù durante il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e pernottava all'aperto sul monte detto degli Ulivi. E tutto il popolo veniva a lui di buon mattino nel tempio per ascoltarlo.
Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua, e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano il popolo. Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici. Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro mani. Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli del denaro. Egli fu d'accordo e cercava l'occasione propizia per consegnarlo loro di nascosto dalla folla.
Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua. Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare».
l Signore ha detto: "Nessuno accende una lucerna e la copre con un vaso o la pone sotto il letto, ma la mette sul candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c'è niente di occulto che non sarà manifestato, nulla di segreto che non sarà conosciuto e portato alla luce. Guardate come ascoltate, perché a chi ha sarà dato, e a chi non ha sarà tolto anche quel che crede di avere". Arrivarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano incontrarlo a causa della folla. Gli fu annunciato: "La madre tua e i tuoi fratelli sono fuori e vogliono vederti". Egli rispose e disse loro: "Mia madre e i miei fratelli sono questi che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica". [S. Anna]
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.
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