n quel tempo Gesù entrò in casa e i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: "Spiegaci la parabola delle zizzanie nel campo". Egli rispose e disse: "Chi semina seme buono è il Figlio dell'uomo; il campo è il mondo; il seme buono sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno; il nemico che le ha seminate è il diavolo; la mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si estirpano le zizzanie e si bruciano col fuoco, così sarà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, che strapperanno dal suo regno tutti gli scandali e gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace di fuoco: là sarà il pianto e lo stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi per intendere, intenda!"
n quel tempo, salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì. [Apostoli]
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.
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