ratelli, vi esorto a guardarvi dai fautori di discordie e intralci alla dottrina che avete imparato: allontanatevi da loro! Essi, infatti, non servono a Cristo nostro Signore, ma alla propria pancia; con linguaggio soave e belle parole seducono il cuore dei semplici. La fama della vostra obbedienza è giunta a tutti. Gioisco quindi per causa vostra, ma voglio che siate saggi per il bene e immuni dal male. Il Dio della pace schiaccerà il Satana sotto i vostri piedi: presto! La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi. Vi saluta Timòteo, mio collaboratore, Lucio, Giasòne e Sosìpatro, miei parenti. Vi saluto nel Signore io, Terzo, che ho scritto la lettera. Vi saluta Gaio, che ospita me e tutta la Chiesa. Vi saluta Erasto, l’economo della città, e il fratello Quarto. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Amin.