Il tepore del sole di un giorno di febbraio discioglie le congelate nevi e l'acqua, in piccoli rigagnoli, rinvigorisce il fiume Crna Reka il quale, traboccando arrogantemente dalle viscere della terra, torna a bagnare la parete rocciosa su cui si erge l'Eremo. Attraversiamo un manufatto di legno ed entriamo nel luogo dove uomini umili e tenaci ricevettero la luce del Santo Spirito. Padre Andrej ci accompagna dentro la cella di San Joanikije di Devič, fondatore del monastero. Il Santo taumaturgo iniziò, all'interno di questo spazio angusto, freddo ed umido, il suo «cammino ascetico» verso il Regno Eterno.
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