l Signore ai Giudei che andavano a lui diceva: "In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. Il portinaio gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli le proprie pecore chiama per nome e le conduce fuori. E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, va innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno da lui, perché non conoscono la voce degli estranei". Questa parabola disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se qualcuno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo". [Mattutino]
n quel tempo il tetrarca Erode che era stato biasimato da Giovanni a motivo di Erodiade, la moglie di suo fratello, e per tutte le cose cattive che aveva fatto, aggiunse anche questa a tutte: rinchiuse Giovanni in prigione. Avvenne poi che quando tutto il popolo si faceva immergere, anche Gesù venne immerso e mentre pregava il cielo si aprì e lo Spirito Santo scese su di lui in forma corporea, come colomba. E vi fu una voce dal cielo: "Tu sei il mio Figlio, l'amato: in te mi sono compiaciuto". [Liturgia]
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.