l Signore ai Giudei che andavano a lui diceva: "In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. Il portinaio gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli le proprie pecore chiama per nome e le conduce fuori. E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, va innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno da lui, perché non conoscono la voce degli estranei". Questa parabola disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se qualcuno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo". [Mattutino e Liturgia]
l Signore ha detto questa parabola: "In una città c'era un giudice che non temeva Dio e non rispettava l'uomo. Nella stessa città c'era una vedova, che veniva da lui e gli chiedeva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo il giudice non volle, ma alla fine disse tra sé: Anche se non temo Dio né rispetto l'uomo, per la molestia che mi vien data farò giustizia a questa vedova perché non venga fino alla fine a tormentarmi". Disse allora il Signore: "Avete udito ciò che dice il giudice d'ingiustizia? E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che a lui gridano giorno e notte? Per loro tarderà? Vi dico che in fretta farà loro giustizia. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà ancora la fede sulla terra?"
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Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.