ratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo vi ordiniamo di stare lontani da tutti quei fratelli che vivono disordinatamente e non secondo la tradizione ricevuta da noi. E voi stessi sapete in che modo dovete imitarci, poiché non abbiamo vissuto tra voi disordinatamente, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato notte e giorno con fatica e stenti per non essere di peso ad alcuno di voi. Non perché non ne avessimo il diritto, ma per offrirci a voi come modello da imitare. Infatti, quando eravamo con voi vi raccomandavamo questo: chi non vuole lavorare, non mangi. Ora veniamo a sapere che alcuni di voi vivono disordinatamente, nullafacenti e di tutto impicciandosi. A questi tali comandiamo, ammonendoli nel Signore Gesù Cristo, di lavorare tranquillamente e mangiare il proprio pane. Voi, però, fratelli, non stancatevi di fare il bene. Se qualcuno non ubbidisce a quanto diciamo in questa lettera, prendetelo a nota e non trattate più con lui, perché si vergogni. Non trattatelo però da nemico, ma rimproveratelo come un fratello. Il Signore della pace vi dia la pace in ogni tempo e in ogni modo. Il Signore sia con tutti voi. Il saluto è di mia mano, di Paolo; è il sigillo di tutte le lettere: io scrivo così. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Amìn.
ratelli, Dio ha messo all’ultimo posto noi apostoli, come condannati a morte, poiché siamo stati resi spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi stolti a motivo di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi gloriosi, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, soffriamo la sete, soffriamo la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo erranti e fatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, consoliamo. Fino ad oggi siamo divenuti come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti! Non per farvi arrossire vi scrivo questo, ma per ammonirvi, come miei figli amati. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri; io infatti vi ho generato in Cristo Gesù mediante il vangelo. Vi esorto, dunque: fatevi miei imitatori! [Apostolo]
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Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.