ratelli, vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d'intenti. Mi è stato segnalato infatti a vostro riguardo, fratelli, dalla gente di Cloe, che vi sono discordie tra voi. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «E io di Cefa», «E io di Cristo!».
Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati? Ringrazio Dio di non aver battezzato nessuno di voi, se non Crispo e Gaio, perché nessuno possa dire che siete stati battezzati nel mio nome. Ho battezzato, è vero, anche la famiglia di Stefana, ma degli altri non so se abbia battezzato alcuno.
Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo; non però con un discorso sapiente, perché non venga resa vana la croce di Cristo. La parola della croce infatti è stoltezza per quelli cha vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio.
ratelli, prendete a esempio di pazienza e sopportazione i profeti che parlarono nel nome del Signore. Noi proclamiamo beati quanti hanno perseverato: avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la fine riservatagli dal Signore, poiché il Signore è ricco di compassione e misericordioso. Ma soprattutto, fratelli miei, non giurate: né per il cielo né per la terra né con qualunque altra forma di giuramento, ma il vostro Sì, sì, e il vostro No, no, per non cadere nell’ipocrisia. Chi tra voi è afflitto, preghi; chi è allegro, canti salmi. Chi tra voi è malato, chiami i presbiteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, dopo averlo unto con olio nel nome del Signore. La preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo solleverà; e se avrà commesso dei peccati, gli saranno rimessi. Confessate dunque i peccati a vicenda e pregate gli uni per gli altri, perché veniate guariti. Può molto, la preghiera del giusto: agisce. Elia, per natura era uomo come noi: con la preghiera pregò che non piovesse e non piovve in terra per tre anni e sei mesi. Pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto. Fratelli miei, se uno di voi ha deviato dalla verità e un altro lo riconduce indietro, sappia che chi ha fatto recedere un peccatore dalla sua strada sbagliata, salverà l’anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati. [Gc 5, 10-20 Profeta]
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Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.