ratelli, noi sappiamo che per coloro che amano Dio tutto concorre al bene, per coloro che secondo il suo progetto sono stati chiamati. Poiché coloro che da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli. Quelli che ha predeterminato, ha anche chiamato; quelli che ha chiamato, ha anche giustificato; quelli che ha giustificato, ha anche glorificato. Che diremo a proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Lui, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per noi tutti, come non ci darà in dono, insieme a lui, tutte le cose? Chi sarà l'accusatore contro gli eletti di Dio? Dio, che li dichiara giusti. Chi li condannerà? Cristo, che è morto, anzi che è risuscitato, che è nella gloria di Dio e intercede per noi. Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Tribolazione, angoscia, persecuzione, fame, nudità, pericoli, lame? Come sta scritto: Per causa tua siamo mandati a morte tutto il giorno, siamo considerati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi stravinciamo grazie a colui che ci amò. Sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli, né principati, né presente, né futuro, né potenze, né altezze, né profondità, né qualunque altra cosa creata potrà mai separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore.
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.
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