Torna alla verità semplice della fede e al racconto della Risurrezione di Cristo! Corri come Pietro e Giovanni verso la tomba del Signore, abbassati, entra, e allora vedrai e crederai, conoscendo le Scritture, che Gesù doveva risorgere dai morti!
Quale novità posso condividere con voi, amici miei? Da allora sono passati molti lunghi anni. È nata una nuova generazione, messa alla prova da un'esperienza unica e, forse, toccata da un nuovo scetticismo nato dal contatto con il mondo occidentale, che è estraniato dalla retta Fede.
Forse, oggi, ancor più di quando tenni quelle "Sette Omelie alla Gioventù", le anime dei giovani, che considero miei amici tanto quanto allora (perché parlo ancora nel nome di Gesù Cristo), sono sempre più assalite dalle malattie mentali.
Ciò è provocato dall'infida propaganda dell'Occidente, dietro la maschera della democrazia liberale, che spesso assume le sembianze del Cristianesimo, proprio come Satana indossa la luce angelica per ingannare il maggior numero possibile di persone.
Un tempo (nel comunismo), venivi oppresso con la forza, il che creava dentro di te una resistenza naturale contro quel sistema di pensiero materialistico, e formava dentro di te una dimensione mistica. Tu, mio giovane amico, non credevi a nulla di quello che ti veniva detto allora, perché, come sai, sotto le spoglie della verità relativa, che i governanti dell'epoca avevano proclamato come verità assoluta, si nascondeva una completa menzogna totalitaria.
Un tempo, la voce del sacerdote giungeva a te tramite quell'omelia che egli teneva a prezzo della sua libertà, e perfino della sua vita, e la verità di Cristo consolava un'anima ferita dalla violenza del linguaggio politico e dal terrore fisico.
Un tempo, ti raccontavano dell'internazionalismo comunista e di un'esistenza esclusivamente materialistica, con la quale cercarono di uccidere l'amore universale del Salvatore. Poi, ti fu detto che eri un semplice strumento, senza libertà, parte del meccanismo sociale e politico, e che solo l'integrazione in questa necessità ti avrebbe portato la libertà. Tuttavia, Cristo ti sta chiamando a una libertà più grande e dalla natura completamente diversa quando dice: «Consacrali nella verità. La tua parola è Verità» (Gv 17, 17) e, in un altro luogo, «conoscerete la Verità e la Verità vi renderà liberi» (Gv 8, 32).
Non è forse vero, amico mio, che allora la Verità cristiana ti sembrava chiara e facilmente comprensibile?
Oggi, nel covo di menzogne che ti circonda da ogni lato, riesci ancora a distinguere con altrettanta facilità la Verità dalle menzogne?
Sotto il dominio dell'"evangelizzazione" americana, di stile protestante, in cui delle verità parziali del Cristianesimo vengono predicate davanti a un sottofondo satanico di musica rock, sotto forma di uno "spettacolo scadente e finto", pieno di grida e false lacrime, con miracoli e guarigioni che piombano sulla tua testa confusa, come puoi trovare il vero Cristo nel tuo cuore?
Ieri, sotto il terrore dell'ateismo comunista, potevi rivestire la tua anima con il corpo del Signore, unto di mirra, come quando Giuseppe e Nicodemo lo collocarono nel sepolcro.
Oggi, sedotto dal ritmo infernale dei tamburi e dal ritmo barbarico della predicazione settaria, non riesci più a trovare Dio e, come Maria Maddalena, stai lì a piangere nella tomba vuota della tua anima.
Chi ti ha rubato Dio? Quale giardiniere lo ha nascosto da te, così che ora sei solo e piangi?
Torna alla verità semplice della fede e al racconto della Risurrezione di Cristo! Corri come Pietro e Giovanni verso la tomba del Signore, abbassati, entra, e allora vedrai e crederai, conoscendo le Scritture, che Gesù doveva risorgere dai morti!
Forse ieri, quando il comunismo cercava di strappare tutta la fede dal tuo cuore, per trasformarti in una mera ruota nell'ingranaggio della macchina sociale, tu, spinto da uno spirito di rivolta giovanile, avevi più Cristo nell'anima di quanto ne hai oggi.
Oggi siete attaccati da tutte le parti a ritmo di rullo di tamburi, da tutte le organizzazioni anticristiane, che desiderano tirare fuori dalle nazioni del mondo una massa amorfa, facilmente conducibile alla sua destinazione prevista. Così accade nel mondo politico: pochi individui vengono unti in segreto e insediati per governare tutte le persone da posizioni di potere internazionale. Costoro determinano quali nazioni hanno il diritto di avere figli e quali li devono abortire; si sostituiscono a Dio e tracciano il destino delle nazioni secondo i propri piaceri e interessi. Chi non si sottomette, perirà!
Questo totalitarismo si esprime, sempre di più, anche nella vita della Chiesa, attraverso organizzazioni internazionali ecumeniche e di stampo massonico, le quali di fatto impongono una nuova religione, una nuova liturgia spogliata della sacralità, dei Santi Misteri e del rituale, come una moderna produzione teatrale.
Questi cosiddetti teatri religiosi, che potete osservare in quei raduni in luoghi pubblici, guidati da alcuni giovani occidentali, rappresentano la desantificazione del Cristianesimo e della Liturgia. Purtroppo anche alcuni presbiteri ortodossi hanno preso parte alla de-sacramentalizzazione della Liturgia, come nel caso dell'opuscolo Riconciliazione: il dono di Dio e l'inizio di una Nuova Vita, edito a Iasi nel 1995, dove si trova tra gli editori un prete ortodosso (ovviamente, non senza l'approvazione del suo gerarca). Quest'opera, nella parte che riguarda la liturgia, è un attacco alla santità della Liturgia ortodossa e una negazione dei suoi Misteri.
Come potete non stare in piedi davanti alla tomba vuota, come Maria? Tutti questi attacchi sono rivolti contro di voi giovani, soprattutto contro di voi, perché siete maggiormente privi di protezione e siete più sensibili alle ingiustizie. I vostri aggressori vogliono dirvi che siete tombe vuote, a meno che non vi sottomettiate a loro.
Però, così sta scritto: «Carissimi, non prestate fede a ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo» (I Gv 4, 1).
Chi può testare oggi se gli spiriti provengono da Dio, quando gli stessi presbiteri cattolici e ortodossi predicano un messaggio messianico anticristiano, come fanno le sette fondate dai ribelli a detrimento della Chiesa? Chi ti protegge dallo smarrimento, mio giovane fratello? Chi rivestirà il tuo cuore con la presenza del vero Cristo e non con i falsi cristi di quest'epoca?
«A quanti però Lo hanno accolto, Egli ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. ... Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia» (Gv 1, 12-14; 1, 16).
Tu sei nato, giovanotto, non dal desiderio della carne, né per volontà dell'uomo, ma da Dio, il Quale si è fatto carne per te e della cui pienezza tu hai preso parte, ricevendo grazia su grazia.
Questa grazia è uno scudo contro la fornicazione, verso la quale ti spingono i tuoi insegnanti moderni. Essi ti dicono che la libertà consiste nella rimozione di qualsiasi ostacolo che ti trovi di fronte; che una buona coscienza è un talismano; che l'onore è una nozione antiquata e obsoleta; che la sessualità è lo scatenamento della bestia dentro di te; che la tua somiglianza a Cristo è una storia inventata dai preti; e che l'amore per Dio e per il prossimo è un nuovo metodo per inibire la tua personalità. Cerca nel tuo cuore, oltre questa diabolica lista di menzogne, e troverai la Verità, l'unica che ti renderà libero! E la Verità suprema è la Risurrezione, la Risurrezione di Cristo, ed essa è leva per la tua stessa risurrezione.
Ci avviciniamo quindi alla Settimana della Passione, che accoglieremo pieni di dolore e pentimento, per la nostra partecipazione nell'uccisione di Cristo; ciò non solo per via della mera decadenza del vecchio Adamo, ma a causa delle nostre azioni di ogni momento e delle nostre cadute quotidiane. Attraverso queste, abbiamo ferito Colui che è l'ideale della perfezione umana. Il presbitero proclama dall'altare "la morte di Dio" più e più volte, in modo logorante e inquietante, durante le dodici letture dai Vangeli sulla Passione. O mia dolce primavera, o mio dolcissimo figlio, dov'è finita la Tua bellezza?. Saremo addolorati e pieni di lacrime, mai però disperati, perché sappiamo che è giunta l'ora in cui il Figlio dell'Uomo sarà tradito e consegnato nelle mani dei sommi sacerdoti, che lo giudicheranno, lo condanneranno e lo consegneranno alla morte, ma il terzo giorno Egli risorgerà (cfr. Mt 16, 21; 17, 22-23; 20, 18-19; Mc 10, 33-34; Lc 9, 22; 18, 31-35). Questo è il motivo per cui, durante il servizio del Lamento, cantiamo: «Come un leone ti sei addormentato nella carne, o Salvatore, e come un giovane leone sei risorto dai morti, spogliandoti della vecchiaia della carne».
Con la carne lacerata, martoriata dai tormenti, Cristo sorge come un cucciolo di leone, rinnovato attraverso la totale spiritualizzazione del corpo. Come un cucciolo di leone, Egli esce dal telo di lino intriso di mirra, lasciandolo intatto, e conservandone la forma. Come un cucciolo di leone Egli ascende, illuminato, attraverso la pietra della tomba, senza lasciare traccia; quella stessa pietra sarà poi rimossa dall'angelo per mostrare alle donne che Gesù non era più nella tomba. «Venite a vedere il luogo dove giaceva il Signore» (Mt 28, 6).
Cristo è Risorto!
Paradossalmente, il prete che diceva che Cristo era morto, ora proclama, nella luce splendente della Verità, che Egli è risorto. Egli conosce e predica con convinzione la Verità della Risurrezione. Amico, ora non sei più una tomba vuota! Il Cristo risorto dimora in te e la Sua gioia rimane in te nella sua interezza.
Durante la Pasqua del 1981, ero nella prigione di Aiud. Quella mattina presto, quando le guardie si scambiarono i turni, infransi tutte le regole diaboliche della prigione dicendo alla guardia (una delle più crudeli): "Cristo è Risorto!". Egli esitò qualche istante, in cui, come un lampo, vidi passare sul suo volto l'innocenza dell'infanzia, quando la mamma o la nonna lo conducevano per mano in chiesa, e allora sentiva la voce angelica del sacerdote dire: "Cristo è Risorto!".
Dopo questo momento di esitazione, egli mi rispose a bassa voce: "È veramente Risorto!". Per me questa fu la prova più rassicurante che non mi sbagliavo a riguardo: colui che mi torturava (per Cristo) stava confessando la Risurrezione del Signore! Piansi in silenzio, con lacrime di gioia.
Più tardi, venne Cornel Prisacaru per cercare di dimostrarmi, da dietro le sbarre, infreddolito e affamato, attraverso argomenti marxisti, che era stupido credere nella Risurrezione di Cristo e proclamarla. Quando entrò nella mia cella, io dissi: «Cristo è Risorto!». Lui mi fissò alcuni secondi e rispose: «Tu lo hai visto?»
«Io non l'ho visto, signor Cornel, ma credo nella Risurrezione attraverso l'autorità di coloro che lo hanno visto risorto e lo hanno proclamato: gli apostoli e i discepoli, le donne mirofore, i soldati che giacevano come morti, penetrati dalla luce della Risurrezione, i milioni di martiri che, nel momento delle loro morti per martirio, hanno avuto la visione del Cristo risorto. Voi non avete visto il Polo Nord, ma non mettete in dubbio la sua esistenza, in virtù dell'autorità di chi vi ha informato. Voi non avete conosciuto Marx o Engels o Lenin, ma credete nella loro esistenza e, presumo, nelle loro teorie, in virtù dell'autorità di chi ve ne ha parlato...»
Mi stavo sprecando in un argomento stupido e cadaverico, usando prove umane, morte ancor prima che fossero pronunciate, mentre la Verità suprema consiste nella sua semplice proclamazione. Stavo incontrando, in qualche modo, la stessa situazione dell'apostolo Paolo quando si servì della filosofia davanti ai cittadini ateniesi, parlando dell'atto irrazionale e anti-razionale della Risurrezione (cfr At 17, 16-34). Stavo uccidendo a poco a poco lo spirito della Verità, che la precedente guardia aveva acceso nella mia cella grazie alla semplice affermazione della Risurrezione: "È veramente Risorto!"...
Giovane amico, posso enumerare le prove bibliche della Risurrezione; posso mandarti al sepolcro con Pietro e Giovanni per osservare come Gesù sia uscito dal telo di lino senza mutare la sua forma, o attraverso la roccia senza romperla; posso parlarti di tutte le Sue apparizioni agli apostoli, ai discepoli e ai santi. Tutto questo, fuoriuscendo dalla mia bocca, diviene fumo e foschia, se lo Spirito di Dio non parla attraverso di me.
Cristo è risorto nel tuo cuore ancor prima che io o qualcun altro potessimo dirtelo. E tu eri a conoscenza di questo fatto e lo hai confermato, come la mia guardia, quando hai gridato con la più profonda e indiscutibile convinzione: "È veramente risorto!"
Hristos a Inviat! Adevarat a Inviat!
Non correte dietro agli spettacoli; non correte dietro a scadenti miracoli da palcoscenico, non seguite le chiacchiere insensate dei settari; le loro parole incomprensibili sono come serpenti che fuoriescono dalle loro bocche! Non seguite la predicazione teatrale di nessuno di loro; sono tutte bugie, sono tutte armi celate di Satana! Andate alla verità più semplice, alla verità più inconfutabile e indiscussa:
Cristo è Risorto! È veramente Risorto!