Al Mattutino, alla fine della Dhoxologhìa, anziché Sìmeron tis sotirìas, si canta Tin àchrandon ìkona, e il sacerdote esce portando l'icona di Cristo; fa 3 giri attorno all'analoghio; depone l'icona e compie 3 giri per incensarla e poi dice [1]:
Sacerdote: Come hanno visto i profeti; come hanno insegnato gli apostoli; come ha ricevuto la Chiesa; come i nostri padri e maestri hanno espresso in dogmi; come ha dichiarato la Sapienza; come Cristo ha trionfato, così pensiamo; così crediamo; così affermiamo. Noi manteniamo intatte e immutate le tradizioni della Chiesa trasmesse sino a noi, sia per iscritto che a voce, una delle quali consiste nel realizzare icone, perché l'incarnazione del Logos di Dio è reale e non fantastica.
Seguendo perciò l'autorità dei nostri padri e le tradizioni della Chiesa, in cui abita il Santo Spirito, noi esponiamo nei sacri templi e nelle case l'icona del Signore Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo; l'icona della purissima Signora nostra, la Madre di Dio; le icone degli angeli e dei santi, onorandole con l'offerta d'incenso, lampade e ceri, secondo il pio uso degli antichi, così come onoriamo la preziosa Croce e i santi Vangeli. Questa è la fede degli Apostoli; questa è la fede dei nostri padri; questa è la fede ortodossa; questa è la fede che regge l'universo.
Sacerdote: All'empio Ario e a tutti gli eretici prima e dopo di lui, e a tutti coloro che negano l'incarnazione del nostro salvatore e Dio Gesù Cristo, e perciò negano che noi possiamo descriverne l'immagine, diciamo: Anatema!
Tutti: Anatema!
Sacerdote: All'ateo Barlaam e a tutti gli eretici prima e dopo di lui, e a tutti coloro che negano che noi possiamo contemplare la Luce Divina ed essere trasfigurati dalle Sante, Eterne, Increate e Divine Energie, diciamo: Anatema!
Tutti: Anatema!
Sacerdote: Al bestemmiatore Onorio, che fu papa dell'antica Roma, e a tutti gli eretici come lui, che con lui, prima e dopo di lui, hanno insegnato e insegnano l'errore in forma di nuovi dogmi, diciamo: Anatema!
Tutti: Anatema!
Sacerdote: Perciò a tutti nostri padri che hanno lottato per fede: patriarchi, imperatori, vescovi, maestri e martiri, diciamo: Eterna memoria!
Tutti acclamano: Eterna memoria! (3v)
Sacerdote: Il Signore Dio ci faccia degni imitatori della loro vita e delle loro opere, per le suppliche della gloriosa signora nostra, la Madre Dio e sempre vergine Maria, degli angeli che sempre contemplano il volto di Dio, e di tutti i santi.
E si canta il grande prokimenon (Tis Theos mègas...) oppure di nuovo Tin àchrandon ìkona , e si dà inizio alla Liturgia [2].
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Note
[1] Oppure, alla fine della Liturgia, dopo la benedizione Evloghìa Kirìoy..., si canta Tin àchrandon ìkona, e il sacerdote esce portando l'icona di Cristo, ecc.
[2] Oppure, se alla fine della Liturgia, il sacerdote fa l'apolisi solita.