La seconda domenica di Quaresima si fa memoria di san Gregorio Palamàs. La condanna dei nemici del santo e la difesa dei suoi insegnamenti da parte della Chiesa, nel XVI secolo, furono acclamate come un secondo trionfo dell'Ortodossia e per questo motivo la sua celebrazione annuale fu prescritta per la seconda domenica di Quaresima.
Il tema scritturistico è lo sforzo del fedele che va verso il Regno. Ci viene ricordato nella epistola (Ebrei 1, 10 - 2, 3): "...per questo bisogna che ci applichiamo con maggiore impegno alle cose udite, per non essere sospinti fuori rotta... come potremo noi sottrarci al castigo se trascuriamo una salvezza così grande?". Nella lettura dell'Evangelo (Marco 1, 1-12), l'immagine di questo sforzo e di questo desiderio ci è data dal paralitico, portato a Cristo attraverso il tetto: "Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: Figlio, ti sono rimessi i tuoi peccati".
ALLA LITURGIA
Tropario
Astro dell'Ortodossia, sostegno e maestro della Chiesa, bellezza dei monaci, imbattibile difensore dei teologi, o Gregorio taumaturgo, vanto di Tessalonica, araldo della Grazia, prega sempre per la salvezza delle anime nostre.
Tratto da "tradizione.oodegr.com/tradizione_index/commentilit/domenicapalamasschmemann.htm : A. Schmemann, Great Lent, St. Vladimir's Seminary Press 1974"