Un giorno padre Silvano, mentre sedeva con dei fratelli, andò in estasi e cadde con la faccia a terra. Quando, dopo molto tempo, si alzò, piangeva. I fratelli lo pregavano: «Che hai, padre?». Ma egli taceva e piangeva. Poiché lo costrigevano a parlare, disse: «Sono stato rapito e portato innanzi al giudizio. E ho visto molti di noi andare al castigo, e molti laici entrare nel regno». L'anziano entrò in stato di lutto e non voleva più uscire dalla sua cella. Ma se anche era costretto ad uscire, si copriva il viso con il cappuccio dicendo: «Perché dovrei vedere questa luce che passa e che non porta con sé nesuna utilità?»
Un giorno padre Silvano, mentre sedeva con dei fratelli, andò in estasi e cadde con la faccia a terra. Quando, dopo molto tempo, si alzò, piangeva. I fratelli lo pregavano: «Che hai, padre?». Ma egli taceva e piangeva. Poiché lo costrigevano a parlare, disse: «Sono stato rapito e portato innanzi al giudizio. E ho visto molti di noi andare al castigo, e molti laici entrare nel regno». L'anziano entrò in stato di lutto e non voleva più uscire dalla sua cella. Ma se anche era costretto ad uscire, si copriva il viso con il cappuccio dicendo: «Perché dovrei vedere questa luce che passa e che non porta con sé nesuna utilità?»