Un giorno venne a Pelusio un pubblico funzionario e avrebbe voluto riscuotere dai monaci le tasse, come dalla gente del mondo. Tutti i fratelli si radunarono dal padre Ammonata e proposero che alcuni padri andassero dall'imperatore. Ma il padre Ammonata disse loro: «Non c'è bisogno di questo fastidio; rimanete piuttosto nelle vostre celle in solitudine e tranquillità e digiunate per due settimane. Con la grazia di Cristo tratterò da solo la questione». I fratelli si ritirarono nelle proprie celle e anche l'anziano rimase nella sua cella in solitudine e tranquillità. Dopo quattordici giorni, i fratelli si rattristarono contro di lui vedendo che non si era ancora mosso, e dissero: «Il vecchio non si è occupato del nostro problema». Il quindicesimo giorno i fratelli si radunarono come era stato stabilito. L'anziano giunse portando la dichiarazione dell'imperatore. I fratelli, vedendola, ne furono stupefatti, e gli chiesero: «Quando l'hai portata, padre?». «Credetemi, fratelli – disse l'anziano –, questa notte sono andato dall'imperatore e mi ha scritto questa dichiarazione. Mi sono recato poi ad Alessandria per farla sottoscrivere ai funzionari, e quindi sono venuto da voi». Udendo questo, presi da timore, si prostrarono davanti a lui. Così la questione fu risolta e quel funzionario non venne più a disturbarli
Un giorno venne a Pelusio un pubblico funzionario e avrebbe voluto riscuotere dai monaci le tasse, come dalla gente del mondo. Tutti i fratelli si radunarono dal padre Ammonata e proposero che alcuni padri andassero dall'imperatore. Ma il padre Ammonata disse loro: «Non c'è bisogno di questo fastidio; rimanete piuttosto nelle vostre celle in solitudine e tranquillità e digiunate per due settimane. Con la grazia di Cristo tratterò da solo la questione». I fratelli si ritirarono nelle proprie celle e anche l'anziano rimase nella sua cella in solitudine e tranquillità. Dopo quattordici giorni, i fratelli si rattristarono contro di lui vedendo che non si era ancora mosso, e dissero: «Il vecchio non si è occupato del nostro problema». Il quindicesimo giorno i fratelli si radunarono come era stato stabilito. L'anziano giunse portando la dichiarazione dell'imperatore. I fratelli, vedendola, ne furono stupefatti, e gli chiesero: «Quando l'hai portata, padre?». «Credetemi, fratelli – disse l'anziano –, questa notte sono andato dall'imperatore e mi ha scritto questa dichiarazione. Mi sono recato poi ad Alessandria per farla sottoscrivere ai funzionari, e quindi sono venuto da voi». Udendo questo, presi da timore, si prostrarono davanti a lui. Così la questione fu risolta e quel funzionario non venne più a disturbarli