Si raccontava che il padre Apollo aveva un discepolo di nome Isacco, perfettamente formato in ogni opera buona1. Aveva raggiunto durante la santa Eucaristia lo stato di raccoglimento perfetto. Quando si recava in chiesa, non permetteva a nessuno di unirsi a lui. Soleva dire infatti: «Ogni cosa è buona a suo tempo, vi è un tempo per ogni azione2». Quando la liturgia finiva, cercava di raggiungere la sua cella come se fosse inseguito dal fuoco. Spesso alla fine della liturgia veniva dato ai fratelli un pezzo di pane e un bicchiere di vino3; egli però non ne prendeva, non per rifiutare la benedizione dei fratelli, ma per conservare il raccoglimento della liturgia. Gli avvenne di mettersi a letto malato; saputolo, i fratelli vennero a trovarlo, e, sedutisi attorno a lui, gli chiesero: «Padre Isacco, perché dopo la liturgia fuggi i fratelli?». Egli disse loro: «Non fuggo i fratelli, ma i raggiri dei demoni. Se infatti ci si ferma all'aria con una fiaccola in mano, il vento la spegne. Così avviene anche a noi se, illuminati dalla santa Eucaristia4, ci attardiamo fuori della cella: la nostra mente si offusca». Questa era la vita del beato padre Isacco
Si raccontava che il padre Apollo aveva un discepolo di nome Isacco, perfettamente formato in ogni opera buona1. Aveva raggiunto durante la santa Eucaristia lo stato di raccoglimento perfetto. Quando si recava in chiesa, non permetteva a nessuno di unirsi a lui. Soleva dire infatti: «Ogni cosa è buona a suo tempo, vi è un tempo per ogni azione2». Quando la liturgia finiva, cercava di raggiungere la sua cella come se fosse inseguito dal fuoco. Spesso alla fine della liturgia veniva dato ai fratelli un pezzo di pane e un bicchiere di vino3; egli però non ne prendeva, non per rifiutare la benedizione dei fratelli, ma per conservare il raccoglimento della liturgia. Gli avvenne di mettersi a letto malato; saputolo, i fratelli vennero a trovarlo, e, sedutisi attorno a lui, gli chiesero: «Padre Isacco, perché dopo la liturgia fuggi i fratelli?». Egli disse loro: «Non fuggo i fratelli, ma i raggiri dei demoni. Se infatti ci si ferma all'aria con una fiaccola in mano, il vento la spegne. Così avviene anche a noi se, illuminati dalla santa Eucaristia4, ci attardiamo fuori della cella: la nostra mente si offusca». Questa era la vita del beato padre Isacco
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Note
1 2 Tm 2, 21.
2 Ec 3, 1.
3 Si tratta dell'antidoro (= al posto del dono) o eulogia (= benedizione) costituito dagli stessi elementi fondamentali dell'offerta eucaristica, il pane e il vino. Durante la celebrazione, una parte di essi non veniva consacrata, ma semplicemente benedetta; alla fine era distribuita a tutti i presenti e inviata ai fratelli lontani. Era un segno di comunione anche con coloro che non si erano comunicati al Corpo e al Sangue del Signore, un segno della benedizione di Dio al lavoro dell'uomo, un segno che tutto discende dal Signore ed è dono suo, ogni istante della vita quotidiana, il nutrimento, la forza.
4 Alcuni codici hanno la variante: dallo Spirito Santo nella santa Eucarestia.