Il padre Abramo si recò dal padre Ares. Mentre erano seduti insieme, giunse dall'anziano un fratello e gli chiese: «Dimmi, cosa devo fare per salvarmi?». Gli dice: «Va', e per tutto quest'anno mangia soltanto la sera, nient'altro che pane e sale. Poi torna e ti parlerò». Se ne andò e così fece. Al termine dell'anno il fratello ritornò dal padre Ares. E proprio in quel giorno il padre Abramo si trovava colà. Il padre Ares gli disse ancora: «Va', digiuna anche quest'anno, a giorni alterni». Quando il fratello se ne fu andato, il padre Abramo chiese al padre Ares: «Come mai consigli a tutti i fratelli un giogo leggero, mentre a questo imponi pesanti carichi?»1. «Gli altri fratelli – dice l'anziano – così come vengono pure se ne vanno, ma costui proprio per amore al Signore viene ad ascoltare una parola. È veramente operoso! Qualsiasi cosa io gli dico, la compie con zelo. Per questo io gli dico la parola di Dio»2
Il padre Abramo si recò dal padre Ares. Mentre erano seduti insieme, giunse dall'anziano un fratello e gli chiese: «Dimmi, cosa devo fare per salvarmi?». Gli dice: «Va', e per tutto quest'anno mangia soltanto la sera, nient'altro che pane e sale. Poi torna e ti parlerò». Se ne andò e così fece. Al termine dell'anno il fratello ritornò dal padre Ares. E proprio in quel giorno il padre Abramo si trovava colà. Il padre Ares gli disse ancora: «Va', digiuna anche quest'anno, a giorni alterni». Quando il fratello se ne fu andato, il padre Abramo chiese al padre Ares: «Come mai consigli a tutti i fratelli un giogo leggero, mentre a questo imponi pesanti carichi?»1. «Gli altri fratelli – dice l'anziano – così come vengono pure se ne vanno, ma costui proprio per amore al Signore viene ad ascoltare una parola. È veramente operoso! Qualsiasi cosa io gli dico, la compie con zelo. Per questo io gli dico la parola di Dio»2
____________________
Note
1 Cf. Mt 23, 4.
2 Sul rapporto fra la Parola di Dio contenuta nelle Scritture e la parola dell'anziano, vedi Introd., pp. 59-65. Questo detto ci dice inoltre che il rapporto maestro-discepolo è una realtà molto soprannaturale. Se il discepolo si accosta all'anziano come a Dio per riceverne veramente la volontà del Signore su di lui, Dio ispira all'anziano, quasi gli detta, quanto gli deve dire. Per contro, se il discepolo non è disponibile, Dio non suggerisce all'anziano nessuna parola; questi si trova veramente nell'impossibilità di parlare (vedi Felice). Cf. nota 6, pp. 282s.