Il padre Abramo raccontò di uno dei monaci di Scete che era scrivano e non mangiava pane. Venne da lui un fratello e gli chiese di copiargli un libro. L'anziano, che aveva la mente immersa in contemplazione, non scrisse tutte le righe, ma ne saltò alcune. Quando il fratello prese il foglio per leggerlo e si accorse che mancavano delle righe, disse: «Padre, mancano delle righe!». E l'anziano a lui: «Va', e prima fa' quanto c'è scritto; poi torna e ti scriverò quel che manca»
Il padre Abramo raccontò di uno dei monaci di Scete che era scrivano e non mangiava pane. Venne da lui un fratello e gli chiese di copiargli un libro. L'anziano, che aveva la mente immersa in contemplazione, non scrisse tutte le righe, ma ne saltò alcune. Quando il fratello prese il foglio per leggerlo e si accorse che mancavano delle righe, disse: «Padre, mancano delle righe!». E l'anziano a lui: «Va', e prima fa' quanto c'è scritto; poi torna e ti scriverò quel che manca»