iceva Giovanni sul finire della sua missione: «Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali».
Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata la parola di questa salvezza. Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non l'hanno riconosciuto e, condannandolo, hanno portato a compimento le voci dei Profeti che si leggono ogni sabato; pur non avendo trovato alcun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che egli fosse ucciso. Dopo aver adempiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. Ma Dio lo ha risuscitato dai morti ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono testimoni di lui davanti al popolo.
E noi vi annunciamo che la promessa fatta ai padri si è realizzata.
ratelli, vigilate, state saldi nella fede, siate uomini, siate forti. Tutto si faccia tra voi nell’amore. Fratelli, vi esorto: conoscete la famiglia di Stèfana, primizia dell’Achaia. Hanno dedicato se stessi al servizio dei santi: sottoponetevi a loro e a tutti coloro che lavorano e faticano. Mi rallegro per la presenza di Stèfana, Fortunato, Achàico, che hanno supplito alla vostra assenza: hanno sollevato lo spirito mio e il vostro, siate riconoscenti. Vi salutano le Chiese dell’Asia. Vi salutano molto nel Signore Aquila e Prisca con la Chiesa della loro famiglia. Vi salutano tutti i fratelli. Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Il saluto è di mia mano, di Paolo. Se qualcuno non ama il Signore sia maledetto. Maranà tha. La grazia del Signore Gesù sia con voi. Il mio amore con tutti voi in Cristo Gesù. Amin. [Precursore]
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.
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