n quei giorni Maria si alzò e partì in fretta verso la montagna, in una città di Giuda. Entrò nella casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. E avvenne che appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino saltellò nel suo ventre; Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo ed esclamò con un grande grido, e disse: "Benedetta tu tra le donne e benedetto il frutto del tuo ventre. E da dove a me è dato che venga da me la Madre del mio Signore? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta alle mie orecchie, il bambino ha saltellato con esultanza nel mio ventre. Beata colei che ha creduto, perché sarà il compimento di ciò che le ha detto il Signore". E Maria disse: "L'anima mia magnifica il Signore e ha esultato il mio spirito in Dio mio salvatore, perché ha chinato lo sguardo sulla piccolezza della sua serva. Ed ecco d'ora innanzi mi diranno beata tutte le generazioni; perché il Potente mi ha fatto grandi cose, e santo è il suo nome". Maria rimase con lei circa tre mesi, quindi ritornò a casa sua. [Mattutino]
n quel tempo il Signore designò altri settanta discepoli e li inviò a due a due davanti al suo volto, in ogni città e luogo in cui stava per venire. Diceva loro: "La messe è molta ma gli operai sono pochi. Pregate perciò il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe. Andate! Ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. Non portate né borsa né bisaccia né sandali. Lungo il cammino non salutate nessuno. In qualsiasi casa entriate, dite per prima cosa: Pace a questa casa. Se vi è un figlio della pace, la vostra pace si poserà su di lui; se non c'è, tornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo da loro, perché l'operaio è degno del suo salario. Non passate di casa in casa. In qualsiasi città entriate, se vi accolgono, mangiate quel che vi mettono davanti. In essa curate i malati e dite loro: E' vicino a voi il regno di Dio. In qualsiasi città entriate, se non accolgono, uscite sulle piazze e dite: Noi scuotiamo contro di voi anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, ma sappiate che il regno di Dio è vicino. Vi dico che in quel giorno a Sodoma sarà più tollerabile che in quella città. Guai a te, Chorazìn! Guai a te, Vithsaidhà! Se i prodigi compiuti tra voi fossero stati fatti a Tiro e Sidone, già da tempo - seduti in sacco e cenere - si sarebbero convertiti. Nel giudizio, a Tiro e Sidone sarà più sopportabile che tra voi. E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? No, sino all'Ade sarai precipitata!" [Liturgia]
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Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.