ratelli, in quel tempo, quando Gesù fu vicino alla discesa del Monte degli Ulivi, tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti coloro che avevano visto prodigi: "Benedetto colui che viene! Il re nel nome del Signore! In cielo pace e gloria nell'alto!" Allora alcuni farisei, dalla folla gli dissero: "Maestro, rimprovera i tuoi discepoli!" Egli rispose e disse: "Io vi dico che se loro taceranno, grideranno le pietre!" Quando fu vicino, alla vista della città pianse su di essa, dicendo: "Se anche tu in questo giorno conoscessi quel che occorre alla tua pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi perché verranno giorni su di te, e i tuoi nemici alzeranno palizzate contro di te, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte, abbatteranno te e i tuoi figli con te, e in te non lasceranno pietra su pietra, perché non hai conosciuto il tempo della tua visita".
ratelli, Dio ha messo all’ultimo posto noi apostoli, come condannati a morte, poiché siamo stati resi spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi stolti a motivo di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi gloriosi, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, soffriamo la sete, soffriamo la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo erranti e fatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, consoliamo. Fino ad oggi siamo divenuti come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti! Non per farvi arrossire vi scrivo questo, ma per ammonirvi, come miei figli amati. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri; io infatti vi ho generato in Cristo Gesù mediante il vangelo. Vi esorto, dunque: fatevi miei imitatori! [Apostolo]