ratelli, vi salutano Aristarco, mio compagno di prigionia, e Marco, cugino di Barnaba – riguardo al quale riceveste istruzioni; se venisse da voi, accoglietelo – e Gesù detto Giusto. Di quelli che vengono dalla circoncisione, questi soli collaborarono con me al regno di Dio: sono stati la mia consolazione. Vi saluta Èpafra, vostro concittadino, servo di Cristo; lotta continuamente per voi nelle sue preghiere affinché stiate saldi, perfetti e dediti a tutti i voleri di Dio. Infatti attesto che si preoccupa molto di voi, di quelli di Laodicea e di Ierapoli. Vi salutano Luca, il caro medico, e Dhimà. Salutate i fratelli di Laodicea, Ninfas con la Chiesa che si raduna in casa sua. Quando avrete letto questa lettera, fatela leggere anche nella Chiesa di Laodicea; anche voi leggete quella che riceverete da Laodicea. Dite ad Archippo: Bada di compiere bene il ministero che hai ricevuto nel Signore. Il saluto è di mano mia, di Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi. Amìn.
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.
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