n quei giorni Elisabetta, moglie di Zaccaria, concepì ma si tenne nascosta cinque mesi dicendo: "Così ha fatto per me il Signore nei giorni in cui ha guardato dall'alto per togliere la mia vergogna tra gli uomini". Giunse intanto per Elisabetta il tempo di partorire e generò un figlio. I vicini e i suoi parenti udirono che il Signore era stato grande nella sua misericordia con lei, e si congratulavano con lei. All'ottavo giorno vennero a circoncidere il bambino e lo chiamavano Zaccaria, come il padre. Ma sua madre intervenne dicendo: "No, si chiamerà Giovanni". Le dissero: "Non c'è nessuno nella tua parentela che si chiama con questo nome!" Facevano quindi cenni al padre di lui per sapere come voleva chiamarlo. Egli chiese una tavoletta e scrisse: "Giovanni è il suo nome", e tutti erano meravigliati. In quell'istante si aprì la sua bocca e si sciolse la sua lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore e in tutta la regione montagnosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le sentivano le tenevano in cuor loro domandandosi: "Che sarà questo bambino?" La mano del Signore infatti era con lui. Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo e profetò dicendo: "Benedetto il Signore, Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo perché andrai avanti al Signore a preparare le sue vie". Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito, e stava in luoghi deserti fino al giorno della sua manifestazione a Israele. [Mattutino]