Nel corso del Mattutino di questo giorno, vengono ricordati gli eventi riportati dall'Evangelista Matteo (Mt 22, 15-23, 1). Ma in realtà, la composizione dell'Ufficio di questo martedì prende in prestito le parabole delle "dieci vergini" e dei "talenti" e la prosecuzione della narrazione prevista il santo lunedì a proposito della Seconda Venuta di Cristo. Con questa commemorazione, la santa Chiesa guiderà particolarmente il fedele verso la vigilanza spirituale, in modo adeguato, in considerazione delle sofferenze che il Signore accetta per noi, per l'utilizzo vantaggioso dei doni e del potere concessoci, specialmente nelle opere di misericordia, che il Signore accetta, come merito personale per se stesso quando dice a loro riguardo: "tutto ciò che avrete fatto al più piccolo tra i miei fratelli, l'avrete fatto a me" (Mt 25, 40). Nei suoi inni per questo giorno, la santa Chiesa, con una perseveranza speciale, ci ispira anche a proposito dell'obbligo provvidenziale specialmente alla vigilanza spirituale ed alla perfezione religiosa e morale, dicendoci: "Fratelli, amiamo lo Sposo, prepariamo le nostre lampade – che splendono con la virtù e la retta fede – per essere pronti come Vergini sagge del Signore – e per andare con Lui alle Nozze"; "Venite, fedeli, lavoriamo con tutto il nostro cuore all'opera del Maestro – Egli dà ai servi la sua ricchezza – E moltiplichi ciascuno di noi il talento della grazia – Uno porti la saggezza facendo il bene – L'altro celebri la liturgia dello splendore – Un'altro annunzi fedelmente la parola a quello che l'ignora – Un'altro distribuisca la sua ricchezza ai poveri – Moltiplicheremo così ciò che ci fu prestato – Come tesorieri fedeli della grazia, saremo degni della gioia del Maestro".
Tratto da "tradizione.oodegr.com/tradizione_index/commentilit/martediboulgakov.htm : S. V. Bulgakov, Manuel pour serviteurs de l'Église, 2ème éd., 1274 pp. (Kharkov, 1900) pp. 535-6"