Il fondamento dell'Annunciazione si trova nell'Evangelo di san Luca (1:26-38). Il tropario descrive questo come l'inizio "della nostra salvezza, e la rivelazione del mistero eterno", perché in questo giorno il Figlio di Dio è diventato Figlio dell'uomo
La festa dell'Annunciazione è una delle più antiche feste dei cristiani, e veniva celebrata già nel quarto secolo. Vi è un affresco dell'Annunciazione nella catacomba di Priscilla a Roma, risalente al secondo secolo. Il Concilio di Toledo del 656 menziona la festa, e il Cocilio Trullano del 692 dice che l'Annunciazione era celebrata durante la Grande Quaresima.
I nomi greco e slavo della festa possono essere tradotti con "Buona Notizia". Ciò, naturalmente, si riferisce all'incarnazione del Figlio di Dio e alla salvezza da lui operata. Il fondamento dell'Annunciazione si trova nell'Evangelo di san Luca (1:26-38). Il tropario descrive questo come l'inizio "della nostra salvezza, e la rivelazione del mistero eterno", perché in questo giorno il Figlio di Dio è diventato Figlio dell'uomo.
Ci sono due componenti principali nell'Annunciazione: il messaggio stesso, e la risposta della Vergine. Il messaggio adempie la promessa di Dio di inviare un Redentore (Genesi 3: 15): "Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe; ella ti schiaccerà la testa, e tu le insidierai il tallone". I Padri della Chiesa hanno compreso "la sua stirpe" come riferito a Cristo. I profeti hanno accennato alla sua venuta, che videro vagamente, ma l'Arcangelo Gabriele annuncia oggi che la promessa sta per essere adempiuta.
Vediamo bene questo riecheggiato nella Liturgia di San Basilio:
Quando l'uomo disobbedì a te, l'unico vero Dio, che lo aveva creato, e fu ingannato dalla scaltrezza del serpente, diventò oggetto della morte per le sue stesse trasgressioni, Tu o Dio, nel tuo giusto giudizio, lo hai mandato via dal paradiso in questo mondo, e lo hai riportato alla terra da cui era stato preso, ma concedendogli salvezza di rigenerazione nel Tuo Cristo stesso.
L'arcangelo Gabriele fu mandato da Dio a Nazareth, in Galilea. Lì parlò alla Vergine senza macchia che era promessa sposa al giusto Giuseppe:
Rallegrati, ricolma di grazia, il Signore è con te: tu sei benedetta fra le donne. Ed ecco, tu concepirai nel tuo grembo, e partorirai un figlio, e lo chiamerai Gesù. Egli sarà grande, e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo: il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre: e regnerà sulla casa di Giacobbe per sempre, e il suo regno non avrà mai fine.
Diversamente da Eva, che fu facilmente ingannata dal serpente, la Vergine non accetta immediatamente il messaggio dell'Angelo. Nella sua umiltà, non pensava che fosse degna di tali parole, ma realmente rimase turbata da esse. Il fatto che lei abbia chiesto una spiegazione rivela la sua sobrietà e prudenza. Non ha rifiutato di credere alle parole dell'angelo, ma non riusciva a capire come si sarebbero potute adempiere, perché aveva parlato di qualcosa che era al di là della natura.
Allora Maria disse all'angelo: Come avverrà questo, visto che non conosco uomo? (Luca 1: 34).
E l'angelo rispose e le disse: 'Lo Spirito Santo scenderà su di te, e la potenza dell'Altissimo stenderà su te la sua ombra: quindi anche colui che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, tua cugina Elisabetta ha concepito un figlio nella sua vecchiaia: e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile. Perché a Dio nulla è impossibile'. Allora Maria disse: 'Ecco la serva del Signore, si compia di me secondo la tua parola'. E l'angelo partì da lei (Luca 1: 35-38).
Nel suo Sermone 23 per il giorno dell'Annunciazione, san Filarete di Mosca coraggiosamente dice che "la parola della creatura ha portato il Creatore giù nel mondo". Egli spiega che la salvezza non è soltanto un atto della volontà di Dio, ma coinvolge anche il libero arbitrio della Vergine. Lei avrebbe potuto rifiutare, ma ha accettato la volontà di Dio e ha scelto di collaborare senza lamentarsi o porre ulteriori domande.
L'icona della Festa mostra l'Arcangelo con uno scettro nella mano sinistra, che indica il suo ruolo di messaggero. A volte un'ala è alzata, come per mostrare la sua rapida discesa dal cielo. La sua mano destra è tesa verso la santa Vergine, mentre comunica il suo messaggio.
La Vergine è raffigurata in piedi o seduta, solitamente mentre regge un filato nella mano sinistra. A volte è mostrata mentre regge un rotolo. La mano destra è alzata ad indicare la sua sorpresa per il messaggio che sta sentendo. Ha il capo chinato, mostrando il suo consenso e la sua obbedienza. La discesa del Santo Spirito su di lei è rappresentata da un raggio di luce che esce da una piccola sfera in cima all'icona, che simboleggia il cielo. In una famosa icona del Sinai, nel raggio di luce è mostrata una colomba bianca.
Ci sono diverse icone famose dell'Annunciazione. Una è al Cremlino di Mosca nella chiesa dell'Annunciazione. Questa icona è collegata alla salvezza concessa dalla Madre di Dio a un prigioniero durante il regno di Ivan il Terribile. Un'altra si trova nella cattedrale della Dormizione a Mosca (8 luglio). Originariamente si trovava ad Ustiug, ed è l'icona di fronte a cui San Procopio il folle in Cristo ha pregato per salvare la città dalla distruzione nel 1290. Una delle icone più venerate in Grecia è quella della Evangelistria nell'isola di Tinos (30 gennaio).
L'Annunciazione cade durante la Quaresima, ma è sempre festeggiata con grande gioia. La Liturgia viene celebrata anche se cade di giorno feriale. Si tratta di uno dei due giorni della Grande Quaresima in cui il digiuno è mitigato ed è consentito il pesce.