Un giorno a Scete il padre Achilla si recò dal padre Isaia, e lo trovò nella sua cella mentre stava mangiando e versava nella scodella acqua e sale. Ma, vedendo che nascondeva la scodella dietro le corde, gli chiese: «Dimmi, che cosa mangiavi? ». L'altro disse: «Perdonami, padre, perché ho tagliato dei rami, sono rientrato proprio nell'ora dell'arsura e ho messo in bocca un pezzo di pane e sale. Ma la gola era secca per l'arsura, e il pezzo di pane non andava giù; perciò sono stato costretto a versare un po' d'acqua sul sale, per riuscire a mandar giù. Ma tu perdonami!». «Eh! – disse l'anziano –, vedete Isaia che mangia il brodo a Scete. Se vuoi mangiar del brodo, va' in Egitto!»1
Un giorno a Scete il padre Achilla si recò dal padre Isaia, e lo trovò nella sua cella mentre stava mangiando e versava nella scodella acqua e sale. Ma, vedendo che nascondeva la scodella dietro le corde, gli chiese: «Dimmi, che cosa mangiavi? ». L'altro disse: «Perdonami, padre, perché ho tagliato dei rami, sono rientrato proprio nell'ora dell'arsura e ho messo in bocca un pezzo di pane e sale. Ma la gola era secca per l'arsura, e il pezzo di pane non andava giù; perciò sono stato costretto a versare un po' d'acqua sul sale, per riuscire a mandar giù. Ma tu perdonami!». «Eh! – disse l'anziano –, vedete Isaia che mangia il brodo a Scete. Se vuoi mangiar del brodo, va' in Egitto!»1
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Note
1 Anche Scete e le altre zone desertiche abitate dagli anziani sono in Egitto, ma talora con questa contrapposizione i padri intendono per Egitto la zona abitata, o anche, secondo la categoria biblica, la zona della mondanità e del peccato (cf. p. 81; Orsisio 1 e passim).
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Fonte: L. Mortari, Vita e detti dei Padri del deserto, Città Nuova, ed. 2012