Sappi che nessuno può disciplinare da sé stesso il pensiero, se non è sotto il dominio dello Spirito. Il pensiero è indocile non che sia inquieto per natura, ma la negligenza l'ha segnato radicalmente di una disposizione al vagabondaggio. Per la trasgressione dei comandamenti di Colui che ci ha generato ci ha separato da Dio, facendoci perdere nel mondo sensibile la chiara percezione di Lui e l'unione con Lui. Da allora il pensiero errabondo e lontano da Dio, è trascinato prigioniero ovunque, e non ha altra possibilità di quiete se non col sottomettersi a Dio, rimanendogli vicino e unito gioiosamente, pregando con assidua perseveranza e confessando ogni giorno i propri peccati a Lui che è pronto a dare il suo perdono a quelli che lo chiedono nell'umile cordoglio ed invocano instancabilmente il suo santo Nome... La ritenzione del respiro stringendo le labbra, disciplina il pensiero, ma per breve tempo, perché‚ di nuovo comincia a dissiparsi. Quando l'energia della preghiera interviene, prende le redini del comando e lo custodisce vicino a sé, liberandolo dalle catene gli ridona la gioia. Può succedere che mentre il pensiero è fisso nella preghiera e immobile nel cuore, l'immaginazione cominci a vagare e a interessarsi di altro. Essa non sottostà a nessuno, eccettuato a chi, raggiunta la perfezione nel Santo Spirito, rimane immobile in Cristo Gesù
Sappi che nessuno può disciplinare da sé stesso il pensiero, se non è sotto il dominio dello Spirito. Il pensiero è indocile non che sia inquieto per natura, ma la negligenza l'ha segnato radicalmente di una disposizione al vagabondaggio. Per la trasgressione dei comandamenti di Colui che ci ha generato ci ha separato da Dio, facendoci perdere nel mondo sensibile la chiara percezione di Lui e l'unione con Lui. Da allora il pensiero errabondo e lontano da Dio, è trascinato prigioniero ovunque, e non ha altra possibilità di quiete se non col sottomettersi a Dio, rimanendogli vicino e unito gioiosamente, pregando con assidua perseveranza e confessando ogni giorno i propri peccati a Lui che è pronto a dare il suo perdono a quelli che lo chiedono nell'umile cordoglio ed invocano instancabilmente il suo santo Nome... La ritenzione del respiro stringendo le labbra, disciplina il pensiero, ma per breve tempo, perché‚ di nuovo comincia a dissiparsi. Quando l'energia della preghiera interviene, prende le redini del comando e lo custodisce vicino a sé, liberandolo dalle catene gli ridona la gioia. Può succedere che mentre il pensiero è fisso nella preghiera e immobile nel cuore, l'immaginazione cominci a vagare e a interessarsi di altro. Essa non sottostà a nessuno, eccettuato a chi, raggiunta la perfezione nel Santo Spirito, rimane immobile in Cristo Gesù