L'esercizio di portare la croce è di due specie: una consiste nel sopportare le afflizioni corporali, ed è chiamato propriamente attività; l'altra consiste nel sottile travaglio mentale, la meditazione su Dio, l'esercizio della preghiera ed è chiamato contemplazione. La prima, purifica la parte attiva dell'anima, l'altra ne illumina la parte mentale. Colui che, prima di perfezionarsi nel primo esercizio, passa al secondo, attratto dalle sue gioie, ed anche dalla propria pigrizia, vien colto di sorpresa dall'ira divina per non aver prima mortificato le sue "membra che sono sulla terra " (Col. 3, 5). Cioè per non aver superato la sterilità del pensiero con il paziente esercizio del portare la croce, e per aver presunto di permettere alla propria mente l'ideale della gloria della croce. Questo è il significato delle parole degli antichi Santi: "Se uno presume di innalzarsi fino alla Croce prima di aver guarito i propri sensi dalle infermità e di aver conquistato la regione del pensiero pacificato, è raggiunto dall'ira di Dio". Chi ha la mente turbata da vergognose passioni, ed è pronto a riempirla di fantasie, ha le labbra sigillate perché, senza aver purificato la mente con la sofferenza e il dominio dei desideri carnali, pone la sua fiducia su quello che il suo orecchio ha udito e quello che è scritto con l'inchiostro e si incammina per un sentiero avvolto dall'oscurità mentre i suoi occhi sono ciechi
L'esercizio di portare la croce è di due specie: una consiste nel sopportare le afflizioni corporali, ed è chiamato propriamente attività; l'altra consiste nel sottile travaglio mentale, la meditazione su Dio, l'esercizio della preghiera ed è chiamato contemplazione. La prima, purifica la parte attiva dell'anima, l'altra ne illumina la parte mentale. Colui che, prima di perfezionarsi nel primo esercizio, passa al secondo, attratto dalle sue gioie, ed anche dalla propria pigrizia, vien colto di sorpresa dall'ira divina per non aver prima mortificato le sue "membra che sono sulla terra " (Col. 3, 5). Cioè per non aver superato la sterilità del pensiero con il paziente esercizio del portare la croce, e per aver presunto di permettere alla propria mente l'ideale della gloria della croce. Questo è il significato delle parole degli antichi Santi: "Se uno presume di innalzarsi fino alla Croce prima di aver guarito i propri sensi dalle infermità e di aver conquistato la regione del pensiero pacificato, è raggiunto dall'ira di Dio". Chi ha la mente turbata da vergognose passioni, ed è pronto a riempirla di fantasie, ha le labbra sigillate perché, senza aver purificato la mente con la sofferenza e il dominio dei desideri carnali, pone la sua fiducia su quello che il suo orecchio ha udito e quello che è scritto con l'inchiostro e si incammina per un sentiero avvolto dall'oscurità mentre i suoi occhi sono ciechi