Quindi, per voi giovani che vi state imbarcando ora in questo viaggio nell'Ortodossia: benvenuti a casa, sono felice di avervi qui! È lo stesso viaggio che hanno appena fatto molti dei giovani uomini che visitano il monastero durante l'anno. Per me è una grande benedizione poter vedere tutto ciò, sapendo che fra i giovani il futuro dell'ortodossia è vivo e saldo; è una cosa meravigliosa.
Miei cari, vorrei parlarvi di un argomento che credo sia di particolare importanza per tutti noi, soprattutto per quei giovani che hanno recentemente abbracciato l'Ortodossia.
Nel corso degli anni, ho potuto osservare nelle parrocchie ortodosse molti di quelli che si potrebbero chiamare "neonati". Generalmente sono facili da identificare perché, a volte, portano le espressioni di fede all'estremo, durante la liturgia.
Sono davvero teatrali nel modo in cui fanno il segno della croce, in chiesa tendono a mettersi nel davanti, in un punto dove sono in risalto. Non voglio dire che facciano così per attirare l'attenzione su di sé, ma che questo sia il loro tentativo di abbracciare l'Ortodossia "oltremisura". Uno dei problemi con questo approccio è che molti giovani, prima o poi, sperimentano una perdita di fede: vi hanno investito così tante energie, ora si sentono stanchi e pensano 'chi me lo fa fare?', e molto presto sono ortodossi solo sulla carta.
Una delle cose che dobbiamo fare con la nostra Fede Ortodossa è abbracciarla nella sua audacia. Ciò significa osservare attentamente la nostra vita quotidiana; osservare se stiamo conducendo le nostre vite come Cristiani Ortodossi. questo non significa che non possiamo uscire con gli amici per una birra il venerdì sera, o che non possiamo andare in spiaggia o a fare un picnic con gli amici. Significa, invece, che dobbiamo assicurarci che la nostra Fede Ortodossa sia la priorità e che la maggior parte della nostra attenzione quotidiana sia rivolta a Dio, desiderando abbracciare Dio così come Lui ha abbracciato noi. È così che la nostra fede va oltre la mera religiosità, diventando un percorso di vita, e la nostra vita stessa.
Quindi, per voi giovani che vi state imbarcando ora in questo viaggio nell'Ortodossia: benvenuti a casa, sono felice di avervi qui! È lo stesso viaggio che hanno appena fatto molti dei giovani uomini che visitano il monastero durante l'anno. Per me è una grande benedizione poter vedere tutto ciò, sapendo che fra i giovani il futuro dell'ortodossia è vivo e saldo; è una cosa meravigliosa.
Spesso, i neo-convertiti vedono la loro Fede Ortodossa come una sfida a farsi carico di più doveri e responsabilità, come il partecipare a più servizi, pregare di più, fare più prostrazioni, accendere più candele... Ma nessuna di queste cose avrà alcun valore se non guardiamo più attentamente al significato dell'essere un Cristiano, e a cosa Cristo ha seminato nei nostri cuori: che ci amiamo l'un l'altro, che perdoniamo facilmente il prossimo, che viviamo la Fede Ortodossa in modo esemplare, così che gli altri vedano in noi la Verità che cambia noi e il mondo intero. Questo è ciò dovremmo fare. Tutte le manifestazioni esteriori, tutti i rituali, per quanto possano essere d'aiuto, non valgono nulla, se non abbiamo l'amore, e se non perdoniamo facilmente il prossimo.
Che Dio ci aiuti.
Egumeno Tryphon.
La rubrica in italiano, L'Offerta del mattino, nasce con la benedizione di p. Tryphon
Traduzione libera a cura di Milo (Giovanni) Felletti
Collaboratore — Sono nato nel 1993 a Bologna, città che mi ha visto crescere e dove tuttora risiedo. Nel 2018 ho iniziato a leggere il Nuovo Testamento e al termine di un percorso, durato 15 mesi, sono stato battezzato nella Chiesa ortodossa col nome di Giovanni. per hristos.it
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Fonte: youtube.com/watch?v=74ufgpu9pxo
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