ratelli, non giudicate qualcosa prima del tempo, fino a quando venga il Signore. Egli illuminerà i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; e allora ciascuno avrà la sua lode da Dio. Queste cose, o fratelli, le ho applicate a modo di esempio a me e ad Apollo per vostro profitto, affinché in noi apprendiate cosa significhi "non andare oltre quel che sta scritto" e non vi gonfiate in favore dell'uno, contro l'altro. Chi infatti ti giudica? E cosa possiedi, che non tu l'abbia ricevuto? E se l'hai ricevuto, perché te ne vanti come se non l'avessi ricevuto? Già siete sazi, già siete diventati ricchi: senza di noi siete diventati re! Magari foste davvero diventati re, perché anche noi regneremmo con voi!
ratelli, voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte. Alcuni sono stati posti da Dio nella Chiesa anzitutto come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo come maestri; poi i poteri, i carismi delle guarigioni e dell’assistenza, del governo e della varietà di lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti hanno poteri? Forse hanno tutti i carismi delle guarigioni? Forse parlano tutti in lingue? Forse tutti interpretano? Aspirate ai carismi più grandi. Vi indico anche la via per eccellenza. Se anche parlo le lingue degli uomini e degli angeli, ma non ho l’amore, sono un bronzo sonante e un cembalo strepitante. E se ho la profezia, e conosco tutti i misteri e tutta la gnosi, e se ho tutta la fede, tanto da spostare le montagne, ma non ho l’amore, non sono niente. E se anche distribuisco in cibo tutte le mie sostanze e consegno il mio corpo per essere bruciato, ma non ho l’amore, non mi giova nulla. L’amore è paziente, è benevolo l’amore, non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta sconvenientemente, non cerca il suo interesse, non si adira, non calcola il male, non gode dell’ingiustizia ma si compiace della verità: tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. L’amore mai va in rovina. [Anargiri]