l Signore ai Giudei che andavano a lui diceva: "In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. Il portinaio gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli le proprie pecore chiama per nome e le conduce fuori. E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, va innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno da lui, perché non conoscono la voce degli estranei". Questa parabola disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se qualcuno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo". [Mattutino]
l Signore ha detto ai suoi discepoli: "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto poi a quel giorno o all'ora, nessuno sa, né gli angeli nel cielo, né il Figlio, ma solo il Padre. Guardate, vegliate, perché non sapete quando è il tempo. E' come un uomo che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portinaio di vigilare. Vegliate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa verrà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino. Non giunga all'improvviso e vi trovi dormendo! Quel che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!" Mancavano intanto due giorni alla pasqua e agli azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prenderlo con inganno e uccidere. Dicevano infatti: "Non durante la festa, perché non ci sia tumulto di popolo". [Liturgia]