l Signore ai Giudei che andavano a lui diceva: "In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. Il portinaio gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli le proprie pecore chiama per nome e le conduce fuori. E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, va innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno da lui, perché non conoscono la voce degli estranei". Questa parabola disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se qualcuno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo". [Mattutino]
n quel tempo Gesù andò di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli camminava nel tempio, vengono da lui i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: "Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato questo potere di far queste cose?" Gesù rispose loro dicendo: "Vi dirò una sola parola e, se mi risponderete, vi dirò con quale autorità faccio queste cose. Quell'immersione di Giovanni, veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi". Ed essi discutevano tra loro dicendo: "Se rispondiamo: Dal cielo, dirà: Perché allora non gli avete creduto? Diciamo allora: Dagli uomini?" Però temevano il popolo, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta. E risposero a Gesù dicendo: "Non sappiamo!" E Gesù dice loro: "Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose". [Liturgia]
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.
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